TRIESTINI NEL RISORGIMENTO 103 «desiderò sempre ardentissimamente di poter esservi almeno se-«polto. «Tanto disperato attaccamento a Trieste non era solo, in lui, «amor di campanile: era amore d’Italia, ch’egli aveva assorbito con «l’arìiore di Roma, fin dagli studi universitari, compiuti — per l’ap-«punto — nell’Urbe eterna, quand’essa era la Città del Papa, non «più la capitale dell'impero, non ancora la capitale del Regno. «7 Ricordi del Battaglione Universitario Romano, pubblicati «postumi, nel 1926, quando le ceneri del poeta furono trasportate «da Vienna a Trieste, narrano come in lui si formasse quest’amor «disperato dell’Italia.- Le memorie autobiografiche, premesse al vo-«lume su Gli Ezzelini, Dante e gli schiavi, provano ch’egli non ven-«ne mai meno a quest’amore, pur vivendo fuori d’Italia e in mezzo «a gente che non ci era amica. «D’Italia onore domestico in paese straniero» lo disse Giosuè «Carducci, che gli fu amicissimo e conobbe e stimò grandissima-«mente l’opere sue: sopra tutto il poema drammatico Roma nel Mille. «Tenere alto il nome italiano all’estero era assai difficile in tempi «in cui l’Italia stessa faceva di tutto per abbassare, all'interno, il li-« vello della propria vita intellettuale, morale, politica, militare: al-«meno così pareva alle generose impazienze dello Zamboni, che la «chiamava, nel 1881, «imbelle», e a quelle del Carducci, che nel «1883, anno delle polemiche per il sacrificio di Guglielmo Oberdan, «gli scriveva: «Brutti tempi, caro Zamboni, e bassa gente corrono «oggi in Italia. Di naale in peggio. E il partito democratico è una «viziosa accozzaglia di stupidi-cupidi (salvo le onorate eccezioni). «Speriamo nel turbine che purifichi». «Il turbine purificatore doveva venire appena fra il 1914 e il «18. E’ venuto. Ha purificato. «Ma oggi noi dobbiamo ricordare quest’uomo, che, giovanis-«simo, combattendo nel 1848 e ’49 col Battaglione Universitario alla «difesa della Repubblica romana di Garibaldi e di Mazzini, come «aveva combattuto sui campi del Veneto per l’indipendenza della «Nazione intera, sentiva già di combattere sul fronte di una Italia «imperiale: — onde, dall’esilio di Vienna, ove conservò per tanti «anni con suo personale pericolo la bandiera del Battaglione Uni-«versitario, incitava l’Italia alle prime audacie di una politica co-«loniale (dovevamo prevenire la Francia a Tunisi, dovevamo pre-«pararci a sfasciare il putrido impero ottomano) ; — da Vienna, ove «dirigeva spiritualmente la gioventù accademica dell’Italia irre-«denta (ammonendo: «qui noi siamo sentinelle avanzate del pen-«siero latino»), protestava contro le mene della Germania bismar-