FATTI, PERSONE, IDEE 387 mo l'elenco di ben 79, Società assicurative sorte dal 1764 al 1893! Le pagine in cui il Sanzin ci dice come Trieste (che al principio del Settecento contava solo 5 mila 700 abitanti dentro le mura e 7840 nel territorio) assurgesse con rapidità vertiginosa a grande emporio sono un modello di lucido scorcio. Molto bene è rilevata la naturalezza con cui il fenomeno assicurativo potè trovare a Trieste il terreno migliore, per la avveduta intraprendenza del suo ceto mercantile e marinaio. Un uomo doveva venire, ad impersonare in sè meglio d’ogni altro l’equilibrio della meditata audacia: Angelo Gianniche-si, il fondatore dell’Adriatico Banco e quindi della massima Riunione A-driatica di Sicurtà. Molto interessante è la vita di quest’uomo, nato suddito veneziano nella venezianissima Zante patria di Ugo Foscolo divina armonia di sangue greco e latino. Il bel ritratto del Giannichesi ch’è nella Sala grande del Palazzo delle Assemblee della Riunione Adriatica mette in viva luce la sua fronte spaziosa eri il suo sguardo penetrante eppur sereno. Tutta la sua vita così mossa è una prova di questa sua penetrazione e serenità. Lo troviamo intorno al 1821 ad Ancona e Venezia in relazioni con i generosi insorti ellenici, e per la lotta contro i Turchi Angelo Giannichesi va spesso in Grecia come emissario a portar missive agli insorti. Sposata una gentile Triestina della cospicua famiglia dei Ralli, egli diveniva si può dir Triestino fondando nel 1826 l’Adriatico Banco di Assicurazioni: nella stessa casa dove nacque il grande storico triestino Kan-dler, contrada San Nicolò numero 747, nacque questo Istituto che tanto doveva rappresentare nella storia triestina e poi italiana per la vitalissima sua figlia che fu la Riunione Adriatica. Anima del Banco fu il Giannichesi: fu lui che nel 1830 introdusse l’assicurazione dei crediti entusiasticamente accetta ai negozianti triestini. Apertissimo ad ogni iniziativa dinamica, il Giannichesi fu nel 1833 uno dei fondatori del Lloyd: ed il periodo forse più tempestoso della sua vita fu quello della sua antitesi, in seno al Lloyd, ad un altro uomo che vi era influentissimo e che non era meno energico ed acuto di lui: quel Carlo Ludovico de Bruck che fu poi ministro austriaco. Giusto vedevano tutt'e due: il Lloyd assicuratore scemò di importanza (come aveva avvertito Giannichesi) ed il Lloyd armatore divenne ben altrimenti vitale (come aveva sostenuto De Bruck). La grande data della vita del Giannichesi fu quel 9 maggio 1838 che segnò la nascita della «Riunione Adriatica di Sicurtà contro l’incendio e sulle merci viaggianti» (com’è detto nella premessa al contratto sociale o statuto della nuova Compagnia). Quel che era stato proibito ad una filiale di tre grandi agenzie straniere, doveva essere raggiunto con grandissima fede e grandissimo lavoro' da italiani: porre su una base più ampia la vita assicurativa triestina, e lanciarla sulle vie del mondo, con un Istituto-modello. Il capitale e la sede originari furono più che modesti: 300.000 fiorini di capitale versato, ed una casa, centrale sì ma poco appariscente, al numero 800 in contrada del Canal Grande. Una carta geografica del 1838 annessa al volume ci dice gli impacci all'espansione della Società che venivano dai mille e mille confini allora esistenti, ognuno dei quali segnante una nuova legislazione. Ogni ostacolo seppe superare la Riunione Adriatica (sempre meglio rinsaldatasi in una organizzazione centrale e periferica che a poco a poco distesero il loro influsso, come per vasi capillari un succo vitale, in tutto l’organismo pulsante della economia triestina, italiana, mondiale) lan-