76 FATTI, PERSONE ED IDEE 10 stesso Carlo Combi, il grande patriota istriano che non fu estraneo, come più sopra è rilevato, agli avvenimenti in parola. Ed ha fatto bene 11 Quarantotti di riprodurre in appendici le più interessanti fra le citate corrispondenze. La stampa ligia al governo austriaco, compresi i massimi organi della capitale danubiana da parte sua, come era anche da attendersi, non risparmiò censure e biasimi alla manifestazione astensionistica ed agli altri atti (rifiuto di votare un indirizzo di omaggio e di gratitudine all’imperatore Francesco Giuseppe e inviò all’incontro d’un memoriale allo stesso perchè si degnasse di prendere in benigno riguardo le sventure, i bisogni e i voti di questa infelice provincia) che caratterizzarono i lavori della prima Dieta provinciale istriana. Preti slavi e emissari governativi, cercarono d’indurre le popolazioni istriane a reagire contro le inequivoche deliberazioni antiaustriache della maggioranza dietale, ma, con tutti gli sforzi più immaginabili non determinarono che le sparute proteste del Comune di Castua e di pochi altri comunelli slavi. Spontanee e imponenti manifestazioni di adesione e di simpatia furono invece tributate dai Comuni principali e dalla stragrande maggioranza degli abitanti ai deputati astensionisti. Cosi la voce stessa del popolo diede la testimonianza più lampante che effettivamente i deputati nazionali italiani avessero interpretato fedelmente il pensiero, il sentimento e la anima della collettività istriana. Naturalmente subito dopo la votazione del 16 aprile, il Governo provvide ad aggiornare quella che fu la prima Dieta provinciale dell’Istria. L’aggiornamento fu preludio dello scioglimento della stessa, seguito in forza alla Patente imperiale del 14 luglio successivo. Il Quarantotti così inizia l’ultimo capitolo del suo pregevole e interessante volume: «Il giudizio portato dagli storici giuliani sulla prima Dieta provinciale Istriana, vale a dire sulla Dieta del „Nessuno”, come fu subito definita e chiamata dalla voce popolare con nome allusivo al suo fiero atto asteitsionista — nome che poi sarebbe divenuto sempre più famoso — è giustamente concorde nelVammette-re ch’essa, ovvero sia quanto fu da essa nella sua breve vita operato, costituisce il più notevole ed eloquente degli episodi patriottici Evoltisi nel-l’Istria nel momento stesso in cui la rivoluzione unitaria nazionale stava rapidamente raggiungendo la sua fase culminante». Accenna quindi come la dimostrazione separatista fosse stata riconosciuta esplicitamente e senza riserve importante ed opportuna. E dopo altre considerazioni sull'av-venimento afferma: «La Dieta del ,,Nessuno” rappresenta nella