394 BOLLETTINO BIBLIOGRAFICO anche infantile. Ma questo volumetto è destinato al grande pubblico che una volta leggeva soltanto i romanzi a dispense e che oggi ha bisogno di essere illuminato anche circa gli avvenimenti politici più importanti del nostro tempo; è bene che sia così. E’ un volumetto prezioso che vorremmo vedere diffuso in tutte le case degli operai e dei contadini nostri. Però il Peterlin dovrebbe stare molto attento quando entra nel campo sindacale e corporativo. Difatti, dopo d’aver detto che l’ordinamento spagnolo ha scelto per sè il sindacato misto, riferisce che i falangisti han fatto ciò in quanto asseriscono che riunire datori di lavoro e lavoratori in sindacati separati «vuol dire presupporre che capitale e lavoro siano termini forzosamente opposti, mentre bisogna armonizzarli e fonderli in una sintesi superiore, in una concezione unitaria. Raggiungendo questa sintesi si raggiungerà la vera Corporazione». E’ convinto il Peterlin che questa è la vera corporazione? Pare che sì, dato ch’egli afferma pure che la fusione fra datori di lavoro e prestatori d’opera «si ottiene indubbiamente» col sindacato misto, mentre non si cura affatto di dire ciò che è e quali immensi vantaggi ha il sistema sindacale corporativo italiano, vantaggi che crediamo non sia qui il posto di riesaminare. Purtroppo abbiamo trovato più volte, in giornali stranieri, per opera di giornalisti frettolosi od interessati, dei giudizi sfavorevoli al nostro sistema in confronto del sindacato misto. Ma che in Italia, da un italiano, per quanto d’origine spagnola come ama dirsi il Peterlin, si ripeta, sia pur senza una decisa presa di posizione, lo stesso luogo comune, proprio non va. Ogni Stato si sceglie il sistema che più crede opportuno, e non abbiamo nulla da ridire se la Spagna, come la Germania, preferisce il sindacato misto. Ma non si lasci neanche lontanamente supporre una possibile inferiorità nella base del nostro sistema, che è originalissimo ed è servito e serve di modello agli altri. Però qualche nostro operaio potrà fare a pagina 29 di questo volumetto una nota in margine, dando quel chiarimento che è necessario, specialmente per chi non conosce ancora le ragioni che hanno determinato l’istituzione dei nostri sindacati, così come essi sono, quel chiarimento che vogliamo sperare, il Peterlin, più che non volere, si è dimenticato di dare, dopo d’aver riferito il pensiero altrui in modo che può sembrare identificarsi col suo. Giuliano Gaeta MARINO FORTUNA - Il domici-Ho di soccorso derivativo dei minori - Tip. Ed. Cesare Nani, Como, 1938-XVI. Dibattuta ed aspra questione nel nostro diritto è quella del domicilio di soccorso. Distinto in domicilio di soccorso jure proprio o diretto (se in stretta dipendenza con circostanze personali determinate dai criteri generali organizzativi della pubblica amministrazione) ed in domicilio di soccorso jure accessionis o derivativo (se fondato sui vincoli di famiglia con speciale riguardo al principio dell’unità familiare o dell'elemento della dimora presunta legalmente presso l’esercente la patria potestà) ha determinato frequeuti e diverse interpretazioni dottrinarie e giurisprudenziali che necessita sie-no conosciute da chi deve avere un chiaro concetto sullo spinoso argomento. Nel presente saggio l’avv. Marino Fortuna si occupa di tale que-