NNO IX ■ FASC. 3-4 MARZO-APRILE 1939-XVII La Porta Orientale RIVISTA MENSILE DI STUDI SULLA GUERRA E DI PROBLEMI GIULIANI E DALMATI Direttori: Bruno Coceani - Federico Pagnacco ■ Ferdinando Pasini Dal 1° marzo viene a far parte della Direzione de HLà PORTA RIENTALE** il camerata Ferdinando Pasini: scrittore valoroso * fedele ollaboratore della rivista sino dal primo numero • non ha bisogno di Iteriore presentazione ai nostri lettori. 3. Coceani » F. Pagnacco LA PAROLA D’ORDINE ER I POPOLI DELL’ADRIATICO «Geograficamente, storicamente, politicamente, militarmente il lediterraneo è uno spazio vitale per l’Italia. E quando diciamo lediterraneo, vi includiamo naturalmente anche quel golfo che si hiama Adriatico e nel quale gli interessi dell’Italia sono preminenti, ma non esclusivi, nei confronti degli slavi, ed è per questo che da due anni vi regna la pace». Così parlava il Duce alle sue Camicie Nere, nella festa per il Ventennale dello squadrismo, celebrata in Roma il 26 marzo del- 1 anno XVII («Popolo d’Italia», 27 marzo). E noi, che da questo seno dell’Adriatico operiamo — e vogliamo operare — solo in funzione della politica nazionale, rispondia-mo: — Ai Vostri ordini, Duce! — E’ passato il tempo in cui l’irredentismo era ribellione al Go-'erno legittimo, ancor più legittima di esso Governo che mancava per il primo alla propria funzione. Oggi s’è formato un nuovo senso di responsabilità civica. Oggi nessun cittadino singolo può permettersi di lanciare nell’aria — infocata dalle più fiere passioni politiche, intossicata dalla psicosi di gite ira («miscuglio d’isterismo e di paura») -— appelli ad iniziative die spettano — in materia di rivendicazioni territoriali — unicamente al Governo centrale. Disobbedisco poteva essere ieri la parola d’ordine di Fiume, ('lIlind° al Governo d’Italia era Cagoia. Obbedisco può, deve essere oggi la parola d’ordine dell’Adriatico, perchè oggi al Governo d’Italia è Benito Mussolini. LA PORTA ORIENTALE