IL PROCESSO PER ALTO TRADIMENTO BENNATI - QUARANTOTTO i. Fu già più volte e da più studiosi osservato che il 1878 è un anno di particolare importanza nello sviluppo storico dell irredentismo, come quello che, sotto l’incalzante influsso degli avvenimenti internazionali, vide notevolmente riacutizzarsi — massime nei territori adriatici orientali — il movimento separatista degli italiani rimasti sudditi dell’impero austriaco; movimento a cui, del resto, non aveva forse mai corrisposto e dato rincalzo con più ardore di allora, nell’àmbito del nuovo Regno, la perseverante attività degli emigrati trentini e giuliani e quella non meno vivace dei comitati irredentisti sorgenti sempre più numerosi nel campo dell’antico partito d’azione e delle correnti di sinistra. (1) Già la guerra mossa nel ’76 dal Montenegro e dalla Serbia contro la Turchia aveva generato della irrequietudine politica nel Trentino e sulle sponde orientali dell’Adriatico. Più ancora l’agitazione crebbe e si palesò durante la campagna russo-turca del 1877-~8 e l’aperto manifestarsi di quelle mire espansioniste dell’Austria nei Balcani, che avrebbero poi ottenuto così larga e inattesa soddisfazione al Congresso di Berlino e che, nei sogni e nelle ardite previsioni dei patriotti irredenti e altresì di non pochi membri dei Partiti di sinistra del nuovo Regno, non si sarebbero potute compiutamente realizzare senza un conflitto armato fra l’Italia e l’Austria, 0 almeno senza un accordo fra i due Stati sulla sorte avvenire delle terre italiane tuttavia in potere degli Absburgo. Era infatti vecchio assioma politico che l'inorientarsi dell’impero austriaco — inorientarsi che già il Balbo aveva con tanta chiarezza previsto e augurato nelle Speranze d’Italia — avrebbe o prima o poi naturalmente condotto alla risoluzione del problema irredentista nel senso più favorevole alle aspirazioni e rivendicazioni nazionali italiane.