140 DANTE LUNDER La grande via idrica progettata da tecnici jugoslavi dovrebbe avere questo tracciato: Morava fino quasi alla sorgente, canale di circa 60 km. fino a Skoplje, indi il Vardar fino al golfo di Salonicco. Si afferma che l’esecuzione tecnico-finanziaria del progetto non desta preoccupazioni, poiché difficoltà notevoli non esistono. Tale progetto permetterebbe così un collegamento fra il Danubio e l’Egeo, congiungendo con il mare greco gli importanti settori produttivi della Jugoslavia Meridionale, oggi danneggiati dalla mancanza d’una via diratta verso il mare. Certamente la Jugoslavia verrebbe a giovarsi della vecchia concessione del porto franco di Salonicco. Però le regioni della Serbia centrale, poste sull’arco del Morava, avrebbero interesse invece a gravitare verso il sud, o a tendere, come fanno adesso, verso l’Adriatico e il Danubio? Cerchiamo di enumerare i vantaggi e, rispettivamente, i difetti della nuova progettata arteria: VANTAGGI: 1) le regioni meridionali della Jugoslavia verrebbero a gravitare verso il mare, eliminando la costosa politica dei trasporti terrestri verso l’Adriatico. 2) Salonicco diverrebbe il porto di sbocco della Macedonia greca, della Jugoslavia del Sud e della Bulgaria di Sud-W. 3) La collaborazione politica jugoslavo-greca si trasformerebbe pure in una collaborazione attiva nel campo eco-nomico-finanziario. SVANTAGGI: 1) La Jugoslavia meridionale, pure potenziandosi economicamente, diverrebbe dipendente della intermediazione greca; quindi dovrebbe sottostare alla politica economica di Atene, la quale cercherebbe di proteggere — ed a ragione — i suoi centri produttori di prodotti similari a quelli jugoslavi. Infatti, la Macedonia greca ha la stessa fisionomia produttiva della zona di Skoplje. 2) La Jugoslavia dovrebbe istituire a Salonicco un porto di armamento per la sua flotta mercantile, per evitare il ricorso alla marina greca (onde eliminare la fuoruscita di valuta). Tale istituzione distoglierebbe una parte della marina mercantile dall’Adriatico, indebolendo i porti dalmati. Gli svantaggi — a nostro parere — dovrebbero essere più rilevanti della contropartita. E’ ben vero che la Jugoslavia meridionale, incuneata fra Albania, Bulgaria e Grecia, si trova priva di sbocchi propri, però è possibile, anzi favorevolissimo, il collegamento ferroviario con l’Albania, pilastro delle comunicazioni adriatiche. C è, ad esempio, il fiume albanese Drin che potrebbe diventare un’ottima linea di sbocco della Jugoslavia del Sud. Con questa possibilità lo stato vicino potrebbe adibire la propria marina al ser-