-146 - Da quanto abbiamo esposto si deve constatare che l'anda­mento del primo anno di guerra non era stato molto brillante per la marina veneziana. Bisogna però pensare che il lungo pe­riodo di pace che la Repubblica aveva goduto fino allora era stato sommamente dannoso per l'efficienza bellica della flotta e per lo spirito combattivo dei comandanti. Il doloroso episodio dei 4 Governatori di nave che, invece di portate alla Suda i soc­corsi destinati alla Canea, vanno a sbarcarli sulla costa sud dell'isola per non incontrare il nemico, e quello del Capitano delle Navi Cappello che sta rinchiuso nella baia di Suda men­tre il nemico sbarca alla Canea, costituiscono due fatti che di­mostrano la scarsa volontà combattiva dei capi e la mancanza di fiducia nei dipendenti. Queste deficienze verranno presto ri­parate ed i nuovi uomini ai quali vedremo in seguito affidati i comandi navali dimostreranno che l'energia e l'arte marinara non mancavano al patriziato veneziano di allora. Ne dà la prova infatti la pronta decisione di mantenere le navi a vela all'imboccatura dei Dardanelli per ostacolare l'uscita in Arcipelago della flotta turca in modo da rendere dif~ ficile il rifornimento dell'esercito operante nell'isola di Candia; ed in pari tempo impedire i rifornimenti di Costantinopoli dal­l'Egeo. Se i mezzi navali a disposizione dei Capitani Generali fossero stati sempre larghi, come richiedevano le circostanze, questo concetto avrebbe certamente reso possibile che il Regno di Candia non cadesse in mano del Turco e, con la conquista della penisola di Gallipoli, Venezia avrebbe potuto imporre si­curamente la pace nelle acque di Costantinopoli. Come vedremo, gli uomini per ottenere lo scopo non mancavano; fecero invece difetto i mezzi finanziari, che impedirono l'allestimento di flotte numerose e ben rifornite di uomini, di viveri e di tutto quanto occorreva per la immane guerra che la Repubblica stava combattendo. Nel corso di questa guerra troveremo spesso che le armate turche riuscirono ad approdare nell'isola di Candia portando i vari soccorsi di cui aveva bisogno l'esercito ottomano che vi combatteva. Qualche volta ciò avvenne per la scarsa vigilanza, ma il più delle volte i Turchi riuscirono nel loro intento per la organizzazione accurata del servizio di informazioni di cui di­sponevano. In tutte le isole dell'Arcipelago essi avevano m­