— 128 — genio nazionale, ho eretto in Zara un Liceo, che se ancora non è giunto a quel-l’estensione a cui aspira, tosto che approvato venga dall’alta Vostra munificenza, acquisterà maggior vita e successiva perfezione. Anche per questo sì grande oggetto ho dissotterrato, o Sire, delle sorgenti opportune, che nella loro non completissima forma, o Sire, possono intanto bastare al suo mantenimento ; per tal modo, ben tenue aggravio ne risente la regia cassa. Ma Vostra Maestà compia 1’ opera grande e di lei degna, col decretare che nella città di Zara vi sarà un Liceo nel quale s’insegneranno il disegno d’architettura e d’ ornato ; la storia naturale ed agraria; la fisica, chimica e farmaceutica; le matematiche applicate all’idraulica e nautica ; il diritto delle genti e il positivo, colla spiegazione del codice; la medicina e la chirurgia coll’anatomia e l’ostetrica, e finalmente la veterinaria. Ordinato il Liceo, la gioventù ritroverà, o Sire, aperta e facile la strada degli studi legali per la carriera giudiziaria; delle scienze salutari per accorrere in sollievo della umanità; delle scienze esatte per servire ai patri bisogni, riguardo ai fiumi e alla navigazione; e ogni ingegno avrà mezzi di pronto sviluppo ; e le arti stesse, ora nulle del tutto, o affatto rozze, conosceranno le vere forme a seguirsi dell’ utile e del bello. Il favorevole Decreto è sospirato, ed io imploro dalla Maestà Vostra in nome del popolo, supplicandovi ad aggiungere ad esso, che i gradi accademici pel notariato,