— 192 — giunta all’ Immenso suo genio, può dare questa grande impulsione ed operare questa imponente trasloeazione, fosse essa anche di 60 o 80 mila uomini. Se negli andati antichi secoli, tante volte furono ben più numerose antiche colonie opra ed effetto, ora funesto, or propizio, di popoli, i quali, non bastando loro il proprio suolo, cercarono ed invasero rapacemente l’altrui, come sotto il più sapiente, il più potente e benefico Monarca, che apparisco al mondo, non si vedrebbe una colonia pacifica, industre, civilizzata cangiare un cattivo cielo, un infelice suolo, in un bel clima, in un suolo ubertoso, vuoto d’abitatori e meritevol tanto di averne, per la prosperità di tutta la spopolata provincia e quindi per la gloria e l’interesse dello istesso sovrano. Non mi abbandono, Sire, a considerare i risultati economici, politici e morali di questo avvenimento. La Vostra mente li scorge tutti ed oso dire che li troverà di una importanza gravissima. Sire! La Vostra bontà riconosca in questo mio pensiero, liberamente esposto, un eccesso di zelo; e la sapienza Vostra pronunzi.