Il Morlaceo, o Sire, non è ricco che di muscoli vigorosi ; ma questa stessa muscolatura, che ne’ primi secoli fu cagione della romana grandezza, qui caricata di panni, arnesi, ed armi pesantissime, o ne rimane fiaccata, o per mancanza di regolare ben inteso esercizio niun reale vantaggio produce al Morlacco. Questo Morlacco mi si presenta per altro sempre come uomo capace di grandi cose, quand’ ei sia ben diretto, lo lo amo ; e allorché fece moti d’insurrezione, io mi gettai in mezzo ad esso con tanta fiducia, quanta ne avrei avuta, gettandomi in mezzo a fratelli ; nè m’ingannai. Questo popolo ha un istinto che il porta al grande, al generoso ; ma la politica ha contradetto e reso inoperoso si bell’ istinto. Partiti, odi, errori, interessi, e cento altre vive passioni muovono ed agitano il Dalmatino della città e della campagna. Egli è beato, quando può ottenere vittoria, anche a prezzo d’oro e di sangue. Al mio arrivo vidi tosto la lotta dei partiti, che sembravano irreconciliabili. Guai se mi fossi gettato in braccio all’un d’essi! Mi proposi di seguire da lungi le vostre luminose tracce, neutralizzando, per così dire, le passioni. Ancor vi sono intriganti che sperano e combattono. Li veggo e sento ; ma io non ho in mira che il pubblico bene, e disprezzo- altamente la calunnia e i calunniatori. Nessun partito per favor mio vincerà. Fede, probità e prudenza veglieranno sovr’ essi, e saran sempre in azione. L’immagine Vostra, o