— 79 — dico, Sire, pur troppo, tre mesi sono, ho avuta !a più triste sperienza. Sire ! Sarei stato indegno della Grazia Vostra, se non avessi cercato col massimo impegno d’ ovviare allo scioglimento della forza territoriale, o per meglio dire, al suo completo sfacello, e se non avessi ^-----nte riparato ai principali suoi ed aver anche estesa l’utilità, e resa più durevole l’influenza di questa forza unica territoriale. V. M. onori della sua considerazione il mio qualunque siasi lavoro. Riconosciuta 1" importanza di organizzare di nuovo la Forza territoriale, che pareva ripeto, incapace di servire, o disposta a resistere agli ordini superiori, com’ io sperimentai nei passati e noti momenti scabrosi, ho cominciato,o Sire, dal dividere laProvin-eia in quattro Circondari continentali, come aveva fatto colle Delegazioni amministrative, e in due Circondari insulari. Invece di dieci Colonnelli che esistevano, ne ho stabiliti sei, uno cioè per Circondario, e ho riputato più conveniente di accrescere la forza delle Sardarie in altra guisa. Siccome dapprima erano esse troppo estese, avendo cioè ognuna un’area che il Sardaro non poteva scorrere colla dovuta frequenza e celerità, sopracaricato inoltre, com’ è, da tante altre incombenze e responsabilità, così ho unito ad ogni Sardaro un Aggiunto e un Cadetto. L’Aggiunto ha un luogo assegnato ove dee starsene, e così l’area della Sardar'a è, per così dire, divisa in due parti, in ognuna delle quali Spero d’esser in ciò riuscito,