— 131 — affitto della Casa. Così cesserà l’orrore di veder talora sulla pubblica strada moribondi invocare inutilmente soccorso, e abbandonati perire; cosi può dirsi adesso che vi è un Ospitale per gli infermi. Vi sarà pure una Casa per gli esposti da conservare e allevare, e non da uccidere con fame e stenti. Senta e frema la Maestà Vostra. Negli ultimi dieci anni 603 bambini in quella sono stati portati, 602 ne sono morti; l’ultimo e solo probabilmente non vive più ! Questo orror non più inteso è certamente cessato anch’esso. Una società di benefiche persone avrà cura di quel luogo; al cui mantenimento hanno esse stesse contribuito, ed ottenuto contribuzioni e fatto alcun fondo. L’Arcivescovo informato e inorridito ha dato il buon esempio, assegnando una non lieve annua somma. L’ esempio è stato imitato. Concorreranno, per mia disposizione, tutti i funzionari con piccola proporzionata ritenzione su i loro stipendi a nutrir la sorgente di queste così necessarie provvidenze. Si son tutte richiamate le poche antiche rendite di proprietà di quegli stabilimenti. Qualche cosa aggiuuge la Cassa governativa. Insomma, o Sire, a Spalato non vi sarà più nè da spaventarsi, nè da raccapricciare. Generalizzando poi, o Sire, le tasse di retenzione dell’ uno e del due per cento sopra tutti i pubblici stipendi, da impiegarsi in oggetti di pubblica beneficenza, fino a tanto che ci siano degli altri fondi