— 81 — non s’ accordava che ad alcuni Sardari ad esclusione di alcuni altri. Se il Sardaro, o Sire, non guadagna quanto basta per vivere, deve commettere verso il Morlacco ogni sorta di ruberie, e quindi perder deve quella considerazione, eh'è l’anima di tale istituzione. Senza un tale aumento gli ufficiali della forza territoriale non sarebbero stati certamente in caso di mantenersi con qualche dignità, eguale almeno a quella degli ufficiali confinanti sì Turchi che Austriaci, e di essere più rispettati dai Morlacchi stessi, che si lasciano più facilmente abbagliare che persuadere. La pompa sola più che in altri, desta nel Mor-: lacco l’idea del potere e della venerazione. Nelle isole non s’ebbe finora, o Sire, alcuna guardia nazionale o forza territoriale. Al mio arrivo tutto era nelle isole un caos. Chi non si presentava alla giustizia dietro ad una chiamata, poteva impunemente camminare per ogni dove, perchè essa non aveva braccia che facessero eseguire i suoi decreti. La Repubblica Veneta, padrona dell’Adriatico, manteneva l’ordine nelle isole colle sue galere. Ogni rappresentante nobile veneto aveva inoltre una piccola forza armata, quantunque un’ arjtica abitudine di ubbidienza pacifica non richiedesse l’uso dell’armi per assicurare il servigio sovrano. Ma al cangiarsi del Governo, le cose han cangiato aspetto. Non è più pronta l’ubbidienza. Negli interregni si diffuse uno spirito di licenza. Ammutinamenti, massacri, saccheggi rimasero im- 6