— 186 — carri morlacchi, tutti formati di legno, senza un sol pezzo di ferro, colle ruote rotondate a colpi di sola scure, le quali in poco tempo non solo diventano inegualissime, ma persino quadrate, una delle ligure la più contraria al girare. Si tenta ora, o Sire, d’introdurre qualche arte delle più necessarie, sicché in ogni quattro o sei mille vi sia almeno un fabbro e un falegname; ma non so quale esito avranno tali tentativi. Se non vi fossero alcuni zingari, che facessero da fabbri e da ramari, il popolo Dalmata nella campagna mancherebbe affatto delle arti meccaniche primitive. Non posso tacer alla M. V. una cosa che al certo non le sembrerà meno strana. La Dalmazia, che ha molte città, abbonda di terra cretosa, ed ha abbastanza combustibile. Ebbene la Dalmazia non ha un pentolaio nè un tegolaio. Chi vuol, per esempio, fabbricare una casa, dee trarre i mattoni e le tegole tre quattrocento miglia da lungi, e quindi il valore della condotta costa anche due volte più del valore della cosa indispensabile alla fabbricazione o riattamento delle case. Qui ove tutto il suolo è calcareo, non havvi un forno da calce; e per averne mille libbre, si consuma più tempo e combustibile che per farne 100,000 libbre in Francia. Qui non vi sono che in pochissimi punti molini ad acqua, non si riscontra un sol molino a vento; ma invece una parte importante delle forze vive della famiglia /