— 195 — propri interni bisogni suoi, ma preparare ed offrir poscia con successivi incrementi alla nazionale forza e ricchezza grandi e nuove risorse. Sesto. — Che unendo assieme tutte le propizie principali circostanze evidentemente inerenti a questo paese, cioè clima dolce, suolo atto a tutto produrre, posizione al mare, è molto verosimile che l’anticipazione di un solo mezzo milione di franchi, ben distribuiti ed applicati, bastar potesse a far realizzare e compiere i più vantaggiosi progetti ; a spargere, in tutte le parti sue, vita e movimento ; a chiamar braccia ed aiuti esterni e cangiare per siffatto modo in poco tempo l’aspetto del paese, che ben lungi dal riguardarlo, come orà fa, con ribrezzo il forastiero e lo stesso italiano, accorrerebbe ad accrescervi industria e floridezza. Nulla poi dico della progettata colonia che con pronti e veri prodigi largamente compenserebbe la spesa che di più importasse. Settimo. — Che finalmente, anche non contemplando adesso che le sole forze attuali della Dalmazia, affine di ben conoscerle tutte, calcolarle e metterle in azione a favore del regio Erario, dei provinciali vantaggi e del pi’ivato interesse, converrebbe che un Provveditor generale tutta la visitasse a passo a passo, con minuta ed attenta perlustrazione, onde togliere abusi e ostacoli locali, scoprire utili sorgenti, portar ordine e moto, e scuotere il Morlacco dall’abituale apatia in cui langue. Eccovi, o Sire, qnant’ io mai seppi e