— 11 — piano sommerso al livello del mare, era in grado di sciogliere una sufficiente quantità di gas. In certi casi le doline sono dovute ad uno sprofondamento della massa calcarea superficiale. L’ acqua, colla sua circolazione sotterranea, allarga progressivamente le cavernosità, ne demolisce i fianchi e, distrutti i pontelli di sostegno, determina il crollo. In molti casi, la galleria sotterranea d’ una grotta termina con una frana che corrisponde ad una dolina superficiale. * * * Il clima della regione risente l’influsso dei miti venti mediterranei e dei freddi ventiset tentrionali. La temperatura varia da un momento all’ altro con sbalzi enormi. Solamente lungo la costa che da Trieste va fino a Duino la temperatura si mantiene più mite perchè i monti, che sorgono immediatamente dietro ad essa, proteggono questa zona costiera dai gelidi venti del Nord. Sull’ altipiano, invece, gli inverni sono molto rigidi ed accompagnati da abbondanti nevicate ; mentre 1’ estate è cocente e secca, e priva di precipitazioni. Nel ventennio 1881-1901 la temperatura annua media fu a Trieste di più 13,9° C (1) mentre sull’ altipiano fu di più 10,7° C. La media delle temperature massime raggiunte a Trieste è di più 34,3° C e sull’altipiano più 29,8° C. La media minima fu di meno 4,6° C a Trieste e di meno 10,2° C sul-1’ altipiano. Ma non è raro il caso che nello spazio di 12 ore, per il repentino succedersi della bora allo scirocco, si abbiano degli sbalzi di temperatura di 8,12 e persino 16 C. Le stagioni di passaggio, primavera ed autunno, si confondono, quasi, coll’ inverno e coll’ estate. I venti predominanti sono : 1) La bora, vento di ENE (greco-levante) che nasce dal dislivello di pressione che si forma nella stagione invernale tra 1’ altipiano sovrastante Trieste ed il Mediterraneo, dove la temperatura media invernale è di 12° C. Questo vento, che ha una velocità media di 46,8 km. all’ ora, ma le cui raffiche superano talvolta i 100 ed anche i 120 km. all’ ora, provenendo da un’ area d’ alta pressione, e quindi fredda, porta le basse temperature e, dovendo scendere, è privo d’ umidità. Se persiste esso dà delle maree straordinariamente basse. 2) Lo scirocco, vento di SE che, attraversando il Mediterraneo e 1’ Adriatico, si carica d’ umidità. Incontrando 1’ erta costa del golfo di Trieste esso è costretto a salire ed a depositare, sul versante prospettante il mare, l’umidità che tiene sospesa. È vento caldo ed ha una velocità'media non superiore agli 8 km. all’ ora 3) Il maestrale, proveniente da N, che predomina durante 1’ estate come brezza di mare. E vento piuttosto asciutto e blando. Le precipitazioni atmosferiche sono distribuite irregolarmente e sono determinate dallo spirare dell’ uno o 1’ altro vento. Il massimo di precipitazioni si ha nella primavera e nell’ autunno, quando domina lo scirocco : esse sono brevi ma abbondanti ed in autunno non sono rari i nubifragi. L’ umidità dell’ aria, da Trieste e nelle regioni contermini, oscilla tra il 73,9 °/0 ed il 63,4 7o con UQa media del 66,5 °/0. La media annua delle precipitazioni è, a Trieste, di 1120 mm. in 130 giorni e sull’ altipiano di 1112 mm. in 101 giorni. In un anno, sull’ altipiano, vi sono 15,7 giorni di neve, 25,8 di temporali e 5,3 di grandine. Il soleggiamento, fattore importante per la vegetazione, è, in media, di 42,4° nella primavera, 55,6° nell’estate, 37,2° nell’autunno e 21,7' nell’inverno. (i) Dati desunti dalle pubblicazioni dell’ Osservatorio Metereologico di Trieste e, per 1’ altipiano, da quello di Basovizza,