459 m. sul livello del mare al Belvedere Bidischini sopra Conconello, 453 alla vedetta Alice e 447 al Monte Calvo o Kal (1). Questa catena è tagliata a mezzogiorno dall’ altipiano di S. Servolo, suo naturale proseguimento sud - est, dal torrente Rosandra che nasce presso S. Pietro di Madras, vicino alla gola di Clanez, incide profondamente la massa calcarea, segna col suo corso inferiore il confine tra il comune di Trieste e quello di Muggia e sfocia, dopo avere attraversata la valle alluvionale di Zaule, nel vallone omonimo. Dal nodo montuoso che racchiude i laghi di Doberdò e di Pietrarossa, si stacca un’ altra catena, formata da una doppia successione di colli. I due dorsi montuosi si riuniscono a Sesana formando il Monte Tabor (484 m.) ed il Murato o Sidaunik (575 m.) continuando in un gruppo accidentato, come altezze non sorpassanti i 600 m. che degrada lentamente, arrivando, con gli ultimi contrafforti, Ano a Divacciano. La terza catena, che segna il contine del Carso Triestino Goriziano, è quella che s’innalza lungo la riva sinistra dell’ Isonzo, un po’ a settentrione di Sagrado, sovrasta la valle del Frigido, si snoda parallelamente alle due prime per circa 55 km. termina nella depressione di Senosecchia, per continuare al di là di questa depressione col gruppo dell’ Auremiano o Vremsiza, alto 1026 m. il quale domina sulla valle del Recca o Timavo superiore. Questa terza catena è interrotta da parecchi valichi percorsi da buone strade. Non presenta, quindi, ostacoli notevoli alle comunicazioni, come non ne presenta la seconda catena elevata di qualche decina di metri sull’ altopiano circostante, mentre la catena dei Vena, se pur non serie di difficoltà, presenta qualche ostacolo alle comunicazioni fra il litorale e il paese interno perchè ergesi compatta e per arrivare sull’ altipiano è necessario superarla in tutta la sua altezza. Anche dalle poche cifre dianzi citate è facile arguire come la catena di Vena sia pochissimo elevata, non oltre i 500 metri al massimo ed i 300 nei passi (passo di Chiusa m. 266, quello di Contovello m. 252, quello della località Piscanci che mette a Poggio Reale m. 315) ma, dato il ripido pendio col quale i Vena precipitano in mare fu necessario costruire strade tortuose, e quindi lunghe, e piuttosto ripide, ciò che importa un notevole sforzo di trazione, 15-25 kg. per tonn. anziché 5 come sulle strade piane, vale a dire una notevole spesa per i veicoli che su di esse transitano. Lo stesso dicasi per le linee ferroviarie che, ad un forte costo d’impianto, uniscono una notevole spesa di esercizio ed un intralcio nel traffico, poiché i treni, specialmente quelli merci, devono procedere con velocità ridotta ed essere formati da un numero limitato di carri. Il Carso triestino è formato da un altipiano ondulato, con rilevanti depressioni e prominenze. Tra quest’ ultime è degno di nota il gruppo del Castellare Maggiore, situato ad oriente di Trieste tra le strade di Basoviza-Cosina e Basoviza-Corniale. Le punte principali di questo gruppo, che ha 26 km. di perimetro, sono il Monte Concusso m. 672 e quella che dà il nome al gruppo, detta anche il grande Gradisce, alta m. 741. A nord del Frigido troviamo un grande aggruppamento calcareo, privo di sorgenti ma coperto di fitte boscaglie, con cime elevantesi sopra i 1400 m. : l’altipiano di Ternova. Ad oriente di questo altipiano s’eleva il gruppo del Monte Re o Nanos con tre cime la più alta delle quali, la cima Secca o Suhi Vrh tocca i 1313 Jm. Tra la depressione percorsa dalla strada di Castelnuovo e la valle del Timavo superiore s’innalza il gruppo dell’Artisciano con le cime S. Servolo im. 813) e|Cucco di Roditti (m. 753). È una regione amena, formata da una serie di colline arenacee a base calcarea, dove crescono le quercie, le betulle ed i pini e dove prosperano ricercati alberi da frutta. I torrentelli che scendono dalle pendici meridionali e s’inabissano nelle caverne, solcano prati rigogliosi dove alligna una vegetazione veramente lussureggiante. (i) I dati per le altitudini sono desunti dalle ultime carte pubblicate dall’ Istituto Geografico Militare di Vienna (1914)-