- 61 - Le importazioni via mare assommarono complessivamente a Tonn. 2.159.154 ed i prin- cipali paesi di provenienza furono : Gran Bretagna ...........per Tonn. 1.242.157 Austria Ungheria....................» 253.534 Tunisia . .....................» 140.920 Romania........................» 110.112 Argentina........................» 83.676 Paesi bassi........................» 83.320 Stati Uniti N. A.....................» 70.128 Russia del Mar Nero....................» 28.921 Spagna..........................» 27.737 India..........................» 25.462 Belgio..........................» 23.522 Nell’ esportazione via mare abbiamo invece le seguenti partecipazioni : Totale esportazioni 1913........Tonn. 184.443 » Principali paesi di destinazione : Austria Ungheria............Tonn. 63.508 Gran Bretagna........................» 54.340 Turchia Europea........................» 14.673 India............................» 10.613 Egitto............................» 9.094 Germania..........................» 6.652 Eritrea............................» 6.006 Le principali merci d’importazione estera sono, nell’ ordine, il carbon fossile, più della metà dell’ importazioni, i concimi, i cereali, i prodotti chimici, il legname, la legna da fuoco, i minerali metallici, il cotone greggio, gli olii minerali, la cellulosa, la canape, il lino, la juta, gli olii vegetali, il rame, l’ottone, il bronzo, il ferro, l’acciaio e la ghisa i semi, ed il tabacco. Nelle esportazioni invece prevalgono i cereali, i laterizii, i tessuti ed i filati, i prodotti chimici, la canape, il lino, il crine, il marmo e gli alabastri, il legname, i vetrami e la carta. La qualità del commercio marittimo ed i paesi di provenienza e di destinazione ci indicano quale sia il retro terra di Venezia, regione prevalentemente agricola, bastante, nelle produzioni agricole, appena a sè stessa od esportante una parte dei suoi prodotti nelle regioni circonvicine del Regno, mancante assolutamente di carbone e con tentativi d’esportazione d’una industria che sta sorgendo. Caratteristica del traffico veneziano è la mancanza dei carichi di ritorno e, forse, i grandiosi lavori che si stanno svolgendo per trasformare il porto di Venezia in un porto industriale permetteranno alla « Regina dell’ Adriatico » di ritrovare la sua antica floridezza (1). Abbiamo già notato come Venezia abbia esteso dopo la nostra guerra vittoriosa, la sua sfera d’influenza anche sulla Venezia Tridentina. Imperando ancora l’Austria, questa parte dell’hinterland di Venezia era sottratta al suo sbocco naturale causa la scarsa potenzialità della linea ferroviaria ^Primolano-Trento e le tariffe ferroviarie speciali concesse per il traffico con Trieste. Oggi però le condizioni sono cambiate ed il Trentino gravita nuovamente verso Venezia. Anche nei riguardi di Venezia, quindi, manca il presupposto degli interessi antagonistici a Trieste ed a Fiume ed anzi la creazione di un porto industriale completerà 1’ organismo portuale dell’ alto Adriatico mancante oggi di tale attività. (i) Cft. A Michieli : « Il Porto di Venezia ed il suo avvenire », Venezia, 1918.