- 81 — sola della Grande Schiitt e versa le sue acque nel fiume Wagg che nasce nell’ interno dell’ altipiano slovacco. Quello più al Sud cinge la piccola Schiitt e si congiunge, a Raab, col fiume omonimo che proviene dalle alpi di Fischbach. Il Danubio non riceve altri affluenti importanti fino a Sud di Apatin dove riceve le acque della Drava che nasce a Dobbiaco percorre la valle della Pusteria, riceve, a valle di Villaco, il Fiume Gail, lambisce a Nord le Caravanche ed i monti Bacher, bagna Marburgo e Pettau entra a Friedau, nella pianura ungherese, passa a qualche chilometro al Nord di Yarasdino, tocca Barce ed Esseg e si scarica nel Danubio. La navigabilità della Drava comincia a Villaco, ma assume una certa importanza solamente dopo Barcs. Il suo più grande affluente il Danubio, lo riceve a Slankamen. Esso è il Tibisco o Tisza che nasce dalla confluenza del Tibisco Nero, sorgente a Occidente del Passo dei Magieri nei Carpazi selvosi, col Tibisco Bianco. Il Tibisco bagua Marmaros Sziget e dopo Huszt, girati i Monti di Lapos, il fiume esce nella pianura ungherese. Causa la sua grande portata e la piccola inclinazione del Bassopiano sul quale il fiume scorre, il Tibisco ha un corso estremamente tortuoso ed incerto. Vaga attraverso l’immensa pianura dell’Al-fold formando innumerevoli paludi e meandri, perciò male si presta alla navigazione. Sulla sinistra, il Tibisco riceve le acque provenienti dall’ alte terre transilvaniche ed ha come maggiori affluenti, Szamos, formato dal grande Szamos che proviene dal passo di Borgo, e dal piccolo Szamos che sorge dal monte Vlegyasza sul versante orientale dei monti di Bihar, il Kòros che raccoglie le acque del versante occidentale dei monti di Bihar ed è formato dal Beretyo. dal Kòros rapido, dal Koros Nero e dal Koros Bianco ; il Maros che nasce nella parte più interna dell’ altopiano della Transilvania, nel versante settentrionale dei Monti Argita, non lungi dal punto dove nasce 1’ Aiuta od Olt, divide con una profonda vallata i monti metalliferi della Transilvania dalle Alpi transilvane e dopo aver bagnata Arad sfocia nel Tibisco presso Szegedin. Nella parte meridionale del-1’ Alfold, che resta racchiusa tra il Danubio a W. ed a S. e dal Tibisco ad E., cioè nella Backa, il Governo ungherese aveva fatto costruire un canale, il canale Franceso, che partendo dal Danubio, toccava Zombor, Verbasz e Tamas, unendo il Danubio al Tibisco. Questo canale aveva lo scopo di evitare alle navi il lungo giro che fa il Danubio a sud passando per Palanka e questo scopo era ancor meglio raggiunto con un tronco di canale che, staccandosi dal canale Franceso a valle di Zombor attraversa la Backa da N. 0. a S. E. e si ricongiunge al Danubio presso Neusatz. Un altro canale navigabile è quello che rettifica il corso del Fiume Bega e congiunge Tesmesvar al Danubio. A Belgrado il Danubio riceve un altro grande affluente, la Sava. Questo fiume nasce sul versante orientale delle Alpi Giulie con due rami, la Sava di Wurzen al nord, proveniente dalle pendici del Mangart e la Sava di Wochein a Sud, proveniente dal lago omonimo che raccoglie le acque del Monte Nero. La Sava bagna Assling, riceve a destra un piccolo fiume, il Laibach, sul quale è posta Lubiana, bagna Rann Zagabria, Sissek, Jasenovac, Gradiska grande e bosniaca, riceve la Vrbas sulla quale trovasi Banialuka, divide Brod da Brod bosniaco, accoglie le acque della Bosna, nel corso superiore della quale trovasi Sarajevo, e quelle della Drina, bagna Mitrovica, Sabac ed Obrenovac e sfocia, fra Belgrado e Semiino, nel Danubio. Fra Orsova e Turn Severin il Danubio è costretto a passare entro una gola profonda ma stretta, le Porte di Ferro, formata dalle Alpi Transilvaniche e dai Monti Miroc. Attraverso questa gola la corrente del fiume si fa impetuosa, ostacolando la navigazione. Il governo ungherese aveva fatto scavare, prima della guerra, un canale lungo 2840 m. ma anche con questo provvedimento non si raggiunsero i miglioramenti sperati perchè le acque del canale sono ancora troppo veloci, e se permettono di discendere, ostacolano alle navi la marcia contro cori-ente ; perciò le navi sono costrette a farsi rimorchiare per vincere la resistenza del fiume. La difficoltà della navigazione attraverso il canale delle Porte di Ferro è dimostrata