20 - D’ altro canto il naviglio mercantile di Trieste era misero, disadatto ai grandi trasporti ed ai lunghi viaggi. 1 fondaci delle nazioni, siccome allora usavasi nei grandi em-porii, come Venezia, Napoli ecc., non furono mai eretti a Trieste, nè mai i Triestini ebbero propri fondaci in altre città. Ciò costituiva un grave danno per il commercio perchè per poter commerciare con una nazione o città estera era necessario avere un fondaco per i mercanti di quella nazione o città dove questi potessero facilmente trovare magazzini per depositare le proprie merci, intermediari che parlassero la loro lingua, ottenere informazioni o schiarimenti, insomma tutta una serie di agevolazioni senza le quali erano impossibili allora le relazioni commerciali. Mancando tutto questo a Trieste, i traffici continuavano a battere 1’ antica via attraverso Venezia, tanto più che, oltre la migliore organizzazione, Venezia vantava gloriosissime tradizioni e millenarie relazioni coi mercati europei e levantini. I primi otto anni del Governo di Maria Teresa, successa nel 1740 al padre Carlo VI, passarono fra le continue guerre ed essa non potè quindi occuparsi del languente traffico di Trieste. Nel frattempo tutta l’inutile e oziosa flotta austriaca che marciva nelle rade del litorale, fu venduta a dei mercanti veneziani ed i greci cominciarono a prendere stanza nel Porto di Trieste ed a frequentarlo. Unico provvedimento preso in questo tempo è quello dell’ istituzione del capitanato di Porto, oggi Governo Marittimo, che doveva disciplinare il caotico movimento commerciale del porto. Per pacificare gli animi dei vecchi e dei nuovi cittadini, Maria Teresa vendette il territorio della città nuova al vecchio comune per 100.000 fiorini obbligandolo però ad abdicare da quei privilegi che aveva come comune autonomo. Del territorio che da Buccari e da Porto Re, comprendendo Fiume, Trieste e l’Istria, va fino ad Aquileja, Maria Teresa aveva formato una provincia mercantile e tutte le attribuzioni del Comune di Trieste, che seguendo le tradizioni lasciategli in retaggio da Roma, Trieste aveva saputo conservare attraverso tutto il Medio Evo, passarono a poco a poco nelle mani dell’ Intendenza Commerciale, 1’ organo che amministrava la nuova provincia, di modo che il comune di Trieste fu ridotto, per usare un’ espressione del Kandler, ad un corpo di processione che veniva radunato solo per le grandi solennità. Di tutti i dazi municipali, ad eccezione di quello del 2 '/a "lo sul vino e sull’ olio, fu fatta cessione onerosa al Governo che poi li abolì. Il Governo provvide a riparare al disavanzo del bilancio comunale mediante l’istituzione di un fondo commerciale. La legge di reclutamento di Maria Teresa non fu estesa a Trieste, di modo che i triestini furono esentati dal prestar servizio militare. Per provvedere al riordinamento stradale il governo centrale ordinò ai baroni, che possedevano delle terre lungo le strade, di riparare e mantenere le strade stesse in condizioni di viabilità sotto pena della perdita di tutti i privilegi da essi goduti e dei dazi introitati sulle strade o altrove. Per rendere facili e regolari le comunicazioni vengono istituite delle corriere fra Trieste, Salisburgo e Monaco di Baviera. La posta, anziché a piedi come fino allora usavasi, fu spedita a cavallo e furono riattivate le comunicazioni con Venezia e Ferrara. Vengono introdotti i servizi di statistica presso le dogane per accertare il movimento delle merci provenienti a Trieste per mare e per terra e si provvede alla pubblicazione di un bollettino per le quotazioni delle merci. È 1’ epoca questa in cui si dà inizio ai lavori d’ingrandimento del porto, sulle rovine dell’ antico porto Romano, si canalizzano le acque che scolano dalla catena del Vena e si procede all’ interrimento delle saline rendendo in questo modo più salubre il territorio della città. Si abbattono contemporaneamente le mura in modo da agevolare 1’ espansione della città. II tribunale mercantile e quello di cambio furono fusi in un unico ente e furono ridotte le sportule pagate dalle parti in causa, sportule che dovevano formare un fondo da dividersi tra gli officianti che prestavano la loro opera gratuitamente. Per proteggere jl commercio di Trieste furono elevate delle barriere doganali a Tarvisio affinchè le merci