CAPITOLO QUINTO I porti concorrenti del Nord e i loro mezzi di penetrazione (I) La posizione di Memel e quella di Königsberg. — Danzica e Stettino. — Stralsunda e Lubecca. — La posizione di Amburgo e 1’ organizzazione del suo porto. — Breve confronto tra le spese di piazza di Amburgo, di Trieste, e di Venezia praticate nell* ultimo quadrimestre del 1922. — Brema. — Le condizioni attuali della Marina Mercantile Germatiica. Spesso, nello svolgimento di questo lavoro, si accennò alla grande concorrenza mossa ai nostri porti da quelli situati lungo il Litorale Baltico e del Mare del Nord. Ci sembra opportuno perciò fare una rapida scorsa attraverso quelle regioni per vedere quali sono veramente i vantaggi che quei porti hanno, per ciò che concerne il rifornimento del-1’ Europa Media, sui nostri porti più settentrionali. Prendendo in considerazione la costa che va dalla Foce del Niemen fino a quella del-l’Ems, cioè dal 7° al 21° meridiano Est di Greenwich e trascurando i porti delle isole Danesi e quelli della Penisola del Jutland, troviamo una serie di buone baje e golfi oltremodo favorevoli per la creazione di ottimi porti. Tanto più che nel fondo di queste baje sfociano dei grandi fiumi navigabili i quali permettono di continuare l’inoltro delle merci fino al cuore dell’ Europa, offrendo un mezzo di trasporto comodo e poco costoso. Nella parte più orientale di questo tratto di costa, le alluvioni della Vistola e le correnti marine striscianti lungo la costa diedero luogo alla formazione delle così dette Nehrungen, specie di dighe naturali che chiudono le baje e proteggono gli specchi interni d’ acqua. Fra le Nehrungen e la costa, il bacino interno racchiuso si chiama Haff. All’ estremità settentriouale del Kurisches Haff troviamo il porto di Memel, dove la Kurische Nehrungen, in prolungamento della costa d’Ambra, lascia lo spazio necessario per 1’ entrata dei piroscafi nel Haff. Dal nostro punto di vista, però, questo porto non ha alcuna importanza perchè appena una linea ferroviaria lo congiunge con Tilsit, sul Niemen, e di qui verso Königsberg da una parte, e Insterburg-Kowno-Vilna, dal-1’ altra. D’ altro canto il Niemen è scarsamente navigabile e quindi questo porto è destinato a servire un ristrettissimo retro terra ed ha come caratteristica del traffico una grande esportazione di legnami. Più importante, nel campo internazionale è Königsberg, situato all’estremità Nord-Est del Frisches Haff, presso la foce del Pregel che è navigabile per poche miglia fino a Insterburg. Il retro terra di Königsberg dovrebbe quindi estendersi solo sulla Prussia Orientale, confinando con quello di Memel al Nord e con quello di Danzica al Sud. Viceversa, per una serie di circostanze in maggior parte casuali, Königsberg estese notevolmente la sua sfera d’influenza. Presso Tapiau si dirama un braccio del Pregel detto Deim che sfocia nel Kurisches Haff nell’ estrema vicinanza d’ uno dei tanti rami del Delta del Niemen. Di più, il Deim è unito al Niemen per mezzo di un canale, il Gilge, che da Labiau va fino a Tilsit. Di modo che parte del traffico, che naturalmente spetterebbe a Memel, è sviata a favore di Königsberg. Non solo, ma mentre al tempo della lotta dei Templari contro i lituani, Memel si trovava nella zona delle operazioni. Königsberg giaceva al limite di questa zona, in luogo più sicuro e quindi in condizioni migliori per accappararsi il traffico del retro terra. Perciò quando 1’ ordine dei Templari fu sciolto, e la Prussia orientale fu persa per la Polonia, si cercò di favorire Königsberg a danno di (i) Per il presente capitolo si confrontino specialmente : « Hamburg in seiner politischen, wirtschaftlichen und kulturellen Bedeutung. « Amburgo 1921. A. Rühl « Die Nord — und Ostseehäfen im deutschen Aussenhandel ». Berlino, 1920, oltre le opere espressamente citate.