NARONA 231 friranno monete antiche, per lo più di rame, mentre il parroco del paese ci racconterà che i parrocchiani di lui, famosi pescatori di sanguisughe, sono dediti oltremodo all’ozio, ai bagordi, all’orgia. Intanto, per quanto la nostra mente sia abituata a voli fantasiosi, le riescirà diffìcile ricostruire la floridezza antica di quei paraggi, quando al conventus juridicus affluivano migliaia e migliaia di liberi cittadini romani, e le legioni belligere cantavano inni di guerra, preparandosi a nuove spedizioni, a nuove vittorie.