LA CASA DI DIOCLEZIANO 115 forma leggermente alterata — a Spalato. E già nel 649 il papa Martino manda in Dalmazia un suo legato nella persona di Giovanni di Ravenna, elie fonda il primo vescovato a Spalato e trasforma il mausoleo imperiale in una chiesa cristiana. Nell’806, Spalato, come quasi tutte le città della costa dalmata, dopo d’essersi retta a repubblica indipendente, si assoggetta al dominio franco. Morto Carlo Magno, croati e dalmati si ribellano ai franchi. Questi, dapprima vittoriosi, indi sconfitti totalmente, allestiscono una spedizione contro i dalmati; però, dopo sette anni di guerra, vengono scacciati dalla Dalmazia. Stanchi del dominio croato, che succedette a quello dei franchi, gli spalatini ricorrono agli imperatori di Bisanzio, Basilio e Costantino ; ma essi, impegnati in altre guerre, li consigliano di rivolgersi alla repubblica di Venezia, la di cui stella allora sorgeva. I veneti non sono sordi. Il doge Pietro Orseolo accorre in Dalmazia con una forte flotta e con numeroso esercito di sbarco, occupa le isole, sconfigge il re. croato Crescimiro e lo induce a chiedere un armistizio. Orseolo glielo accorda. Nelle condizioni di pace stipulate a Traù, questa città, insieme a Zara e Spalato, rimane in dominio dei veneti. Nel duomo di Spalato, Orseolo riceve l’omaggio della cittadinanza spalatina esultante. Così principia il dominio della Serenissima sui lidi dioclezianei. Ma, allora, fu di breve durata: gli ungheresi s’impossessarono nuovamente della Dalmazia, e Spalato dovette sostenere, nel 1241, un assedio di tartari, dopo di aver dato asilo a Bela IV e alla sua famiglia. Costui, poco sicuro in Spalato, manda la sua famiglia a Glissa, dove notoriamente gli morirono le due figlie, e si rifugia a Tragurium. Causa il paesello di Ostrog, regalato da Bela IY agli spa-