LO STREGONE DELLA NARENTA 223 aveva opinato. Tutti e due risposero: «E la giustizia?». Tralascio le invettive che la signora Gordiana lanciò contro la giustizia: il lettore potrà indovinarle. S’era sparsa poi la voce che il Samich, avendo corrotto i suoi guardiani, potè fuggire dalla galera e ricoverarsi in Italia, dove, ottenuta l’assoluzione dei suoi peccati, entrò in un convento, come laico, cambiò nome e mori in odore di santità, all’epoca della rivoluzione francese.