328 LA DALMAZIA i ministri. È foderato internamente di grossi ciuffi di lana : quando vi coprite bene con un gunj, potete sfidare i geli dei due poli. Kijeka è un fiumicello che sbocca nel lago di Scutari, e il paesello montenegrino vicino alle sue foci porta pure il nome di Bijeka. Dista da Cettigne una ventina di chilometri. La strada, di data moderna, è larga, spaziosa, carrozzabile : scende quasi sempre, così che il viaggio d’andata dura poco più di un’ora. Appena usciti da Cettigne, vi si presenta l'incantevole, smagliante panorama del lago di Scutari, sotto una visuale affascinante, coi suoi paeselli lungo la riva, con la sua corona di alti monti, con le sue paludi e con le sue campagne fertili e vastissime. A quell’apparizione vi si apre tosto il cuore: sentite di recarvi in paraggi meno rigidi di quelli da cui uscite : il freddo sofferto a Cettigne — ed eravamo appena in novembre — lo ricordo ancora. Il paesello di Rijeka ha un aspetto molto modesto: talvolta il fiume si rinversa nelle sue strade ed allora i pedoni, per attraversarle, sono costretti di saltellare di sasso in sasso ; oppure, a piedi nudi, passano a guado tranquillamente, senza paventare infreddature, da una strada all’altra. In fondo al paesello, in posizione soleggiata e sur un rialzo di terreno, mi venne indicata la residenza invernale di S. A. il principe Nicolò. In verità, una residenza patriarcale, una casa umile, senza il più lontano indizio di ricercatezza mondana. Unico distintivo, una vasta piattaforma, rinchiusa da un cancello in legno e rasentata dalla strada comune. Nel momento appunto che io, appoggiato al cancello, parlamentavo con un ufficiale, esponendogli lo scopo della mia venuta, il principe, seguito da numerosi cortigiani in atteggiamento devotissimo di chi accompagnasse il Ee dei Ee, usciva dalla sua residenza per prendere un bagno di sole. Volse lo sguardo verso