SCARDONA 447 una plaga fiorita, veggo il ricco villaggio di Zaton : verdeggiano le sponde del canale, rispecchiandosi nettamente nelle acque pure e chete. Parecchi passeggeri chiacchieravano di affari : si discorre di Scardona, la meta del nostro pellegrinaggio storico, e della cascata superba del Krka, il sogno degli alpinisti. Mentre il capitano ritirava i viglietti di passaggio, m’accorsi che uno dei passeggeri, un signore sulla sessantina, dall’aspetto serio e civile, non comprendeva una parola nè di slavo, nè d’italiano. Parlava il tedesco ed altre lingue mondiali. Mi faccio un dovere di pormi a sua disposizione, gli presento il mio’ viglietto di visita e gli chieggo permesso d’essergli utile, supponendo ch’egli pure si rechi alla cascata del Krka. Accettò con esultanza le mie profferte e mi si presentò: — Reimann, ispettore generale delle locomotive, di Linz. Sono prussiano, ma da qualche anno al servizio dell’Austria : due mesi all’anno viaggio per mio diletto : l’anno scorso visitai la Scozia, il paese delle cascate. Mi raccontava mille dettagli interessanti, per lo più scientifici, dei suoi viaggi ed io glie ne raccontavo dei miei, così che il tempo scorreva piacevolissimamente. Arrivati al lago di Prokljan, formato dalle acque del Krka, il mio cortese compagno notò la placidezza e la serenità fenomenale delle acque ; attraversato il lago, s’infilò un altro canale poetico, chiuso da colline, le quali, riflettendosi con mille trasparenze, offrono all’occhio uno spettacolo incantevole. Usciti dal canale, si presenta improvvisamente a sinistra la piccola città di Scardona, con la sua bella riva formicolante di gente affaccendata, e con cento barchette ancoratevi, di ritorno dai molini della cascata, o in procinto di recarvisi. Una visita alla moderna Scardona è un’impresa di pochi minuti : una via principale, abbastanza larga e fiancheggiata