LA CASA DI DIOCLEZIANO 105 un progresso nello sviluppo della colonna e dell’arco. Il concetto decorativo è affascinante nella sua severità. Dalla porta Aurea si entrava in una delle due strade principali del palazzo che s’intersecavano ad angolo retto, sul punto ove sorgevano, e sorgono anche oggidì, gli edilizi più classici della casa, come vedremo or ora. Le strade principali del palazzo dovevano esser munite di massicce arcate, di cui buona parte rimane ancora. E per intuire la disposizione interna dei locali, conviene dividere mentalmente il palazzo in tre parti : tutta la metà meridionale — con la linea di divisione formata dalla strada che dalla porta Ferrea trae alla porta Bronzea — comprendeva gli edilizi pubblici, i bagni, gli appartamenti imperiali ; il resto era diviso in due parti: l’occidentale, il gineceo, era abitato dalle donne che badavano ai vestiti dei soldati e alla toeletta imperiale ; nella parte orientale abitavano gli ufficiali, gli impiegati, i servitori, gli schiavi, gli scudieri, e via dicendo. Attraversiamo la porta Aurea, lasciando a destra il gineceo, a sinistra i quartieri del personale addetto al palazzo, ed entriamo nel grande cortile aperto, il peristilio, con le sue magnifiche arcate. Era il centro del palazzo ed attualmente è ridotto a piazza del Duomo. A sinistra s’erge il sontuoso mausoleo, il duomo attuale, sormontato da un’ ammirabile torre a campanile; a destra, ora nascosto da case, è il tempio d’Esculapio, di cui i cristiani fecero un battistero. In faccia a noi, il grande peristilio finisce in un portale gigantesco che conduce all’atrio rotondo. Da lì si passava nel sancta snndorum, negli appartamenti impenetrabili del sire. Ammiriamo il grande peristilio. È una battaglia vinta. Esso consiste in due ordini di sei superbe colonne corintie che sostengono snelli archi, tanto esattamente uguali a quelli d’una basilica, che a prima vista si dubita non abbiano mai 7 —Giuseppe Modrich. — La Dalmazia.