484 LI DALMAZIA donne poi sono così meschine, perchè sono maltrattate : mangiano e bevono poveramente : a loro incombono i lavori più pesanti della famiglia. Avvizziscono ben presto: a 30 anni sono vecchie. A cena, il negoziante Michelli che mi ospitò, mi fece il racconto di una nuova forma curiosa di punizione contro i ladri e i loro complici, inventata dal serdaro Bandaio, morte pochi anni fa. Era costui capo della colonna mobile, dei lo-lonasi, una succursale della gendarmeria, con residenza a Smilcic. Non sapendo come sradicare il furto dal contado, quando pigliava un ladro, o un complice, lo martoriava a morte. Aveva un modo speciale per far « cantare » i complici: li vestiva in ampi calzoni alla turca e vi chiudeva entro un gatto. L’animale inferocito studiatamente, mordeva e graffiava a sangue lo sventurato, nelle parti più delicate e più sensibili del corpo, tanto che, spesso, si confessava reo, o complice d’un furto, anche se non lo era, Era una tortura bolla e buona ! Per fortuna, l’attuale serdaro ne smise l’abitudine : così quei di Smilcic e dintorni avessero smessa l’abitudine del furto che, in certi casi, è considerato un atto valoroso, una bravata. La mattina appresso partii da Smilcic per Novegradi che gli resta a nord, a circa 12 chilometri di distanza. La strada provinciale abbastanza malandata segna un pendio, giacché dall’altipiano si scende al mare. Appena uscite da Smilcic, dopo un paio di chilometri, vi si presenta in tutta la sua imponenza, la grigia giogaia del Velebit: sembra un sipario gigantesco lambito alle sue falde dal canal della Moria cca e dal vastissimo mar di Novegradi. Giunti sul ciglio estremo dell’altipiano, apparisce improvvisamente Novegradi, come stesse in fondo ad una caldaia, compatta e raggruppata, quasi paventasse un assalto nemico.