152 LA DALMAZIA glielmo de Tegetthoff. La battaglia durò poche ore e la vittoria arrise alla flotta austriaca. Da quell’epoca vennero completate dagli austriaci le fortificazioni di Lissa, ma più tardi, sospesi i lavori, Lissa venne perfino sguernita di presidio e dichiarata piazza non fortificata. Tutte > queste reminiscenze vi si affollano nella mente, mentre il piroscafo entra nel porto di Lissa, uno dei più vasti e più sicuri dell’Adriatico. La nitida borgata di 4000 abitanti, divisa in due parti — Kuti a levante e Luta a ponente — forma lo sfondo del porto. E dalle palazzine che sorgono sulla riva e dai giardini privati numerosi e dal fare vivace dei primi lissani che incontrate, v’accorgete di trovarvi in una borgata ricca, civile, progredita. Smonto a terra e mi reco anzitutto a visitare i monumenti ai periti nelle due battaglie del 1811 e del 1866, perocché chi perisce in guerra per la patria, a qualunque nazione appartenga, s’imponga alla venerazione dell’esploratore. Nel ritorno dal mio pellegrinaggio sentimentale, incontro il mio amico Serafino Topic, possidente ed armatore, uno degli uomini più nervosamente attivi che io conosca. Inaugurò, recentemente, una linea di navigazione costiera, settimanale, che partendo da Trieste, tocca Zara, Spalato e i porti più importanti delle grandi isole. Fu un’impresa ardita, la sua, iniziata con un solo, ma velocissimo piroscafo, la « Yila ». — Ebbene, come va la tua impresa ? — Benissimo, ne sono contento. Nei primi tempi ho subito io pure il contagio della sfiducia generale ; ma ora la prospettiva di successo, documentata da fatti e da cifre, è superiore a qualsiasi dubbio. — Mi figuro che i tuoi compaesani, con i loro forzieri ricolmi d’oro, si uniranno a te in un’impresa tanto utile allo sviluppo economico delle isole...