•371 Sinj lia circa 2000 abitanti, mentre il suo distretto giudiziario ne conta 44,000 e si estende a sud fino alle falde settentrionali del Mossor, dove si rifugiarono gli ultimi nobili... pastori della contea di Poglizza. A primo sguardo si comprende la floridezza economica della borgata, centro di ricchi commerci e di traffici con la vicina Bosnia e coi vasti dintorni montani : larghe vie fiancheggiate da diverse case moderne, parecchi negozi e fondachi, una vasta piazza chiusa da palazzine aristocratiche, molte famiglie doviziose, due luoghi di ritrovo sociale, un nucleo di cittadini distinti, civili, colti. Tutti i mercoledì e i sabati vi ha il mercato di derrate rurali, di bovini, di cavalli; e via discorrendo, vi accorrono centinaia di montanari, dal tipo gigantesco e forte dal viso aperto ed espressivo. Avvicinando alcuni cittadini e frequentando i loro ritrovi mi sorprese che, in queU’ambiente prettamente morlacco, tutti parlassero a preferenza l’italiano. Conoscono anche lo slavo, e benissimo ; ma non lo adoperano nei rapporti sociali. Anzi ad un negoziante del paese che mi parlava, scherzando, il napoletano, domandai come avesse appreso quel dialetto. — Deve sapere — mi rispose — che, da anni ed anni, vengono qui negozianti dalla bassa Italia, specie dal Napoletano, ad acquistare bestiame cornuto e cavalli, quei cavalli di razza piccola, ma forti, snelli, nerboruti, che servono egregiamente nelle montagne e che qui appunto abbondano. Molti cavalli delle piccole carrozzelle napoletane sono comperati qui. Bazzicando coi negozianti napoletani, ne appresi il dialetto. Come l’aristocrazia piemontese parla il francese senza essere francese, o dirsi tale, i signani parlano l’italiano, ma non si dicono nè vogliono esser italiani. Sono slavi della più pura lega. Del resto conservano, in generale, buona memoria