A BORDO DELL’ « IRIS » 15 — Ed è una terra tanto interessante — soggiunse il barone, — specialmente per il suo passato storico, che i più festeggiati archeologi ne sono addirittura incantati. — Davvero?... ha un passato storico insigne?... — fece, maravigliata, la piccola incredula. — Come rarissimi paesi al mondo. Veda, graziosa signorina, poiché se ne interessa, e se mi permette, le farò una piccola conferenza. La storia dalmata si può dividere in cinque grandi epoche. Abbiamo l’epoca preistorica, in cui vediamo sfilare gli argonauti, i pelasgi, i liburni, e via discorrendo. Su questa epoca, altrettanto remota, quanto oscura, ci darà prossimamente informazioni preziose l’archeologo Dulie, che lei conoscerà a Spalato. La sua dotta dissertazione sull’epoca preistorica dalmata comparirà, il prossimo anno, nell’opera monumentale Oesterreich-Ungarn in Wort und Bild, inaugurata sotto gli auspici dell’infelice principe Rodolfo. Poi, l’epoca greco-illirica, dai tempi preistorici, fino al primo secolo avanti l’èra cristiana. La terza epoca è la romana, dal primo secolo av. C. fino alla caduta dell’impero romano di Occidente (476 d. C.). Questa, nei tempi passati, fu l’epoca più brillante, più florida, più rigogliosa della Dalmazia. La quarta epoca, l’ungaro-slava, è caratterizzata dalla calata degli slavi e dalle più strane vicende storiche che possano bersagliare un paese. Infine, la quinta epoca, la veneta, comprende il periodo dai primi decenni del xv secolo, fino al 1797. Tutte queste epoche lasciarono traccia di sè in Dalmazia, principalmente la romana e la veneta. Ogni palmo di terra copre memorie storiche, talvolta preziosissime. Poi, certi monumenti, che formano oggidì l’ammirazione di chi viaggia la Dalmazia, sono notevolissimi per il processo di sovrapposizione storica in essi palese. Altri, invece, hanno conservato