OBBROVAZZO 495 maestro stradale del tratto di strada da Karin lino a Mali Halan, ne conosce ogni sasso, ogni dettaglio e ti sarà utile. Ed ora ti presenterò ai miei. Mi presentò alla sua geniale consorte Olga, nata contessa Dede-Jankovic, pronipote del celebre serdaro Stojan Jancovic. Notoriamente, costui, insieme a suo fratello Zavissa, lasciarono impresso a caratteri d’oro, nella storia dell’eroismo dalmate, il loro nome : .fecero prodigi di valore nella presa della fortezza di Knin e del castello d’Obbrovazzo, nel 1684; e si resero talmente benemeriti del dominio veneto, che cento decreti del Senato veneto ne esaltano il valore; ebbero spade brillantate d’onore, diplomi, speroni d’oro, e titoli nobiliari, ereditati dai loro discendenti. Due volte si spense la linea maschile della loro stirpe eroica, ed oggimai non rimangono che due gentildonne: Olga, sposata al cav. Desnica, e la sorella anziana Elisabetta, sposata al cav. Simic, ricco possidente d’Obbrovazzo ed assessore della Giunta provinciale dalmata. La famiglia conserva parecchi documenti storici oltremodo interessanti. * * * Nel pomeriggio si fece una gita alla prima cascata dello Zermagna, alla cascata « a mezzaluna », così chiamata dalla sua strana conformazione. Dista tre chilometri dalla borgata. È molto gentile: l’acqua cade da un’alta rupe a mezzaluna, formando un’enorme conchiglia dalle trasparenze scintillanti. -Cadendo, muove le macine di due molini primitivi. Il proprietario d’uno d’essi ci fece vedere una sua razza di maiali giganteschi, fra cui una giovine troia che pesava già due quintali. A voi, egregi lettori, poco interesserà questo dettaglio; ma un lettore nord-americano ne creperebbe d’invidia: egli protesterebbe, affermando che i più perfetti e più grandi