314 LA DALMAZIA ciato, con due occhi nerissimi, con un paio di baffetti neri e sottili, con un fare allegro e disinvolto, era il sospiro di molte sue compaesane. Una sera che, causa il maltempo, dovette pernottare nelle baracche, s’imbattè in tre giovani montene-grine — Gorde, Stana e Milizza — sue conoscenti, invaghite di lui perdutamente. Dopo d’aver molto scherzato... s’addormentarono nella stessa baracca e all’alba presero la via dei monti, cantando e folleggiando. Dopo un paio di mesi, Stojan incontra Gorde, che gli fa all’orecchio una rivelazione allarmante... Nel corso di pochi giorni, Stana e Milizza gli fanno la stessa rivelazione... È facile immaginare l’imbarazzo del povero giovane e i suoi pentimenti per quella notte da harem passata nella baracca del bazar. Non rimaneva altro che rimettersi al verdetto del principe, unico giudice del paese in vertenze concernenti l’onore dei suoi sudditi. Il giorno stabilito, sotto la quercia patriarcale di Cettigne, Gorde, Stana e Milizza confessarono al loro gospodar (sire) che Stojan, in una sola notte... fatale, le aveva rese madri. Il caso era nuovo e di difficile soluzione. Ma il principe, dopo matura riflessione, emise il seguente verdetto : « Tu, Stojan, sposerai di queste tre ragazze quella che più ti piace : le altre due dovranno rimaner zitelle: ma la tua sposa sarà obbligata di accogliere come suoi figli i frutti del tuo amore con le altre due: e quando scoppierà una guerra contro i turchi, ti spingerai, Stojan, nelle prime file, disarmato, contro il nostro nemico secolare. Questa sarà la tua punizione ». Dopo pochi mesi, Stojan era padre di tre adorabili bambini... E quando, un paio d’anni appresso, i montenegrini ripresero le armi contro i turchi, Stojan si slanciò, disarmato, nel primo combattimento, fece prodigi d’eroismo, rimanendo valorosamente sul campo. Tre vedovelle ne piansero la morte e vestirono per lui profonde gramaglie.