VERLIKA 403 di una stessa linea di fortificazioni, coi castelli di Knin, Sinj, Vrgoraz, Imoski e Ljubuski. I turchi, nei primi tempi delle loro invasioni, erano maestri nell’arte di fortificare le vette più importanti dei paesi a loro soggetti, e ne diedero prova in Dalmazia. Ma non è ciò che c’interessa maggiormente: dalla roccia su cui sorge il castello storico di Verlika, noi comprendiamo l’importanza strategica della situazione ed ammiriamo, con occhio artistico, un panorama sfarzoso : sotto di noi la nitida borgata, quasi raccolta alle falde del colle, in posizione soleggiata a pieno meriggio: alle nostre spalle, a nord, l’alto Kozjak dalla vetta rotonda, l’omonimo di quello che ombreggia Salona : a sinistra, verso nord-est, la giogaia nevosa del Dinara, col picco più alto delle Alpi dinariehe: a sud-ovest, a destra, una montagna verde ed ondeggiante, 10 Svilaja, coi fianchi boscheggiati : di faccia a noi, verso sud, una vastissima pianura a perdita d’occhio, divisa in due parti da un sistema di colline fiorite: tra il Dinara e il versante orientale di quelle colline scorre l’argenteo Cettina, 11 Tilurus dei romani : tra il versante occidentale delle stesse colline e lo Svilaja, serpeggia la strada maestra. I mille abitanti di Yerlika non hanno diritto di lamentarsi della natura : essa fu verso il loro paese generosissima : forse per ciò lo sono essi verso lo straniero. A pochi passi dalle prime case della borgata, alle falde dello Svilaja, è la celebre sorgente di Yerlika, la « cesma ». Vi si accede per un largo viale ombreggiato, come sono ombreggiate la rotonda e la fontana coi suoi sei zampilli. Tutto intorno un ampio parco. Di estate, quell’acqua benefica scorre da tre soli zampilli e ne profittano numerosi ospiti che vi accorrono non pure per deliziarsi in quella Gastein dalmata, ma per oggetto di cura. Infatti, l’acqua diuretica, rinomatissima, di Yerlika è indicata per varie malattie, principal- /