SEBENICO 79 cente. Gran mercè, se abbiamo tutti i giorni un piatto di minestra e un pezzo di bollito. Davvero, non vedo veruna prospettiva di un miglior avvenire e ne sono desolatissimo. Gli chiesi, se vivono in buona armonia, nel suo comune, i cattolici e i greco-ortodossi. — In armonia perfetta. Prima di permettere che divampi tra loro una guerra religiosa, sarei capace di sfruttare tutta la ‘mia popolarità, per reagire con la massima energia... Codesto proposito mi ricordò il Warren Hasting che, per aver pace nelle Indie, fece impiccare, in mezzo alla piazza di Bombay, il sommo pontefice dei bramini. Consiglio il clero dalmata, e pour cause, di non coltivare il germe della lotta religiosa: Warren Hasting potrebbe aver fatto scuola in Dalmazia, specie a Sebenico. Eccoci dinanzi al duomo monumentale di Sebenico che, secondo il Freeman, colpisce per il suo effetto generale, ma si allontana per lo strano miscuglio di stile gotico, italiano e di rinascimento, dalla serie storica degli edifizi dalmati. Ad ogni modo è un tempio degno d’ammirazione. La costruzione ne venne principiata nel 1443, sui piani del celebre architetto sebenzano, Giorgio di Matteo, ed ultimata appena nel 1555. Esteriormente, all’altezza di un paio di metri dal suolo, lo adorna una cornice bizzarra di teste umane, tutte differenti tra loro. Fu un capriccio stravagantissimo dell’architetto. Nelle sue parti interne, invece, predomina la nota severa; è tutto costruito in pietra; ardita e solenne la cupola ; bellissimi gli stalli del coro : il cornicione, sostenuto da eleganti colonne, finisce in una frangia artistica che sembra di stoffa. L’effetto generale di quella basilica non impone, ma ridesta nello spirito sensi religiosi. Per visitare il battistero, si scendono alcuni gradini. E lì