ASSERII E TKANA 47.", al passaggio di vezzose signore e di forosette gentili, l’emozione del frequente arrivo di carrozze da Zara. In una di queste, vidi arrivare il conservatore ed archeologo insigne, Glavinic, già noto ai lettori, insieme ad altri tre personaggi. “ Si recano — mi dissero — a visitare le rovine di Asseria, sul vicino colle di Podgradje ». Fu fortuna per me, chè ne profittai io pure, per riferirne esattamente ai lettori. Rifeci, in una carrozzella, cinque chilometri della strada già fatta, venendo da Kistanje. In quel punto m’avvicinai alla nobile comitiva, e tutti insieme s’infilò un viale campestre a sinistra, lungo il letto asciutto d’un torrente. In mezzo al colle storico di Podgradje biancheggia una chiesuola, a cui si giunge dopo una passeggiata di venti minuti. Giunti colà, si frenò a stento un grido unanime d’entusiasmo : un angolo superbo di mura ciclopiche di cinta — grigie e antiche — si alza a circa quattro metri da terra. — Così le mura dell’arce dell’antica Asseria circonda tutto il colle — disse il Glavinic. Stupendo, a dirittura! Plinio fu il primo che, fra gli antichi, abbia ricordato Asseria. Noverando le città liburniche che ri recavano al Convento. Scardonitano — ima delle tre Diete della Dalmazia romana — nomina gli immunes Asseriaies, ossia un popolo che fruiva d’un regime municipale autonomo. I geografi antichi pongono Asseria a 12 miglia da Nedinum, l’attuale Nadin, un paesello insignificante, e a 12 miglia da Burnum, che i lettori conoscono. La posizione, così indicata corrisponde esattamente all’attuale località chiamata Gradina, presso il villaggio di Podgradje. Non si sa da chi nè quando sia stata fondata Asseria : le mura gigantesche che circondano il colle, sono indubbiamente d’epoca romana, epperò dev’essere stata fondata dai romani,