IMOSKI senza dubbio che la sagra non ricorresse più spesso — i gourmands. Del resto, i montanari hanno attenzioni speciali per il loro gregge. Ne conobbi qualcuno che, fino al suo ventesimo anno d’età, non era mai sceso dai monti, dove era vissuto sempre col suo gregge, affiatandosi intimamente, quasi affratellandosi con esso. — Avviene talvolta — mi raccontava uno di costoro — che ima pecora, pascolando, venga morsa dalla vipera. Io me ne accorgo subito. E sai come la guarisco ? Facilissima-mente: le pungo ben bene, con un ago, le due mascelle, finché ne scorra tutto il sangue avvelenato. Così la salvo, senz’altri medicamenti. E quando il mio gregge è sparpagliato sul monte, basta che io dalla valle emetta un grido, perchè tutto si raccolga, in pochi istanti, intorno a me. Quando poi fa cattivo tempo, io mi metto a suonare la svirala, affinchè il mio gregge non si spaventi e non si disperda.