430 LA DALMAZIA —• Hanno poesie o racconti nazionali? — Ne hanno, e stupendi. Però, noti una strana circostanza: le loro poesie sono veriste, mentre i loro racconti sono oltremodo fantastici, orientali a dirittura, superiori di molto a quelli delle Mille ed una notte. — E la moralità del bel sesso ? — Non so che cosa rispondervi: la donna non diventa adultera, nè la ragazza perde il suo onore per capriccio, perchè la miseria soffoca in loro simili capricci. Se cadono, ciò avviene talvolta per interesse... — In tal caso la ragazza deve rinunziare al matrimonio ? — Oh no ! Purché abbia il suo gendar di qualche valore, ella trova marito... Il gendar è una lunga collana di monete. — Che fanno del gendar dopo sposate? —• Lo regalano al marito, e costui, se' si trova in ristrettezze, lo vende e paga debiti, o compera animali. Per il giorno appresso, si progettò una gran gita alle due vicine cascate del Krka, a quella di Brljan e all’altra di Manojlovaz. Avrebbero fatto parte della comitiva lo strano segretario, il podestà di Promina, un gigante, i Pokrajac ed altri. E quel pomeriggio si uscì col segretario nella campagna di Oklaj, dove, ad un certo punto, ci arrestammo ad ammirare macerie antiche. — Sono rovine romane — affermò il segretario; — in questo punto, o perlomeno in questi dintorni, sorgeva l’antica città di Promona. I pochi scavi fatti sinora diedero risultati soddisfacenti. Quelle erano, evidentemente, rovine di terme antiche. Vicino ad esse si trovò un’iscrizione accennante all’xi legione. Ma chi può dirne di più ? Ritengo che gli archeologi si sieno occupati ben poco finora dell’antica Promona. La quale, an-