124 La foresta Karp. Non posso sapere. (Esce Gurmyiskaja, vestita sfarzosamente e da giovane, dando il braccio a Balànov). Gurm. Scusate, signori, se vi ho fatto aspettare ! BODÀJEV. Noi non abbiamo mica aspettato. MilòNOV. (Baciandole la mano). Siete bella. (Si scosta e guarda da lontano). Bella! Diventate sempre più giovane. Gurm. Ho bisogno anche di ringiovanire. Signori, io vi ho invitato per firmare il testamento, ma le circostanze si sono alquanto cambiate. Io mi sposo. Vi presento il mio futuro marito. Milònov. Magnifico! magnifico! Bodàjev. Io me lo aspettavo. Gurm. (Sedendosi) Vi prego di accomodarvi ! (Milònov e Bodàjev si siedono). Alexis, siediti ! Bùlànov. (baciandole la mano). Ah, Raìssa, permettimi di restare in piedi accanto a te. GURM. Non è vero ch’egli è carino? Signori, io vedo che in fondo all’animo voi mi biasimate. Prima ascoltate, poi giudicate. Signori, ho molte giustificazioni. Io ero senza difesa, la proprietà è in uno stato di rovina; pensavo di incaricare mio nipote dell’amministrazione; ma egli mi ha sconvolto... Sapete che carriera egli si è scelto? è un attore di provincia. Milònov. Orrore, orrore, orrore! Bodàjev. Che cosa c’è. Bulànov. Il nipote... Bodàjev. Ah? Non mi riguarda. Gurm. E conduce la vita più disordinata. Egli è qui, a casa mia; volete vederlo?