Atto primo 17 parsa la freddezza; prima, si dice, c’era l’arbitrio, ma c’era in compenso del calore. Perchè tante leggi ? Perchè definire i rapporti? Che li definisca il cuore. Che ognuno riconosca il suo dovere! La legge è scritta nel cuore degli uomini. Bodàjev. Andrebbe bene, se ci fossero meno cialtroni, ma ce ne sono troppi. GURM. (a Karp). Fa entrare Giovanni Petròv (Karp esce. Entrano-. Vosmibràtov e Pietro). Scena quinta GuRMyzsKAjA, Milònov, Bodàjev, Vosmibràtov, Pietro. GURMyZSKAjA. Siedi, Giovanni Petròvic! Vosmibràtov (salata e si siede). Pietro, siedi ! Pietro si siede vicino alla porta sull'orlo della sedia). Milònov. Desiderate che finisca di leggere? GURM. Leggete, egli non ci disturba. Milònov (legge). « Miseria, tu sei incomprensibile ! Vi ringrazio, vi ringrazio. Presto il mio nome sarà immortale e con esso anche il vostro non morirà mai per i posteri ed i figli dei figli, e ancora una volta vi ringrazio di tutto, di tutto. Pronto ai vostri servigi, il figlio della natura, vezzeggiato dalla sventura, vostro nipote Gurmìfskij ». Gurm. (prendendo la lettera). Vi ringrazio, Eugenio Apollòniè. Voglio domandare a un uomo semplice. Egli dirà la verità. Giovanni Petrovic, è scritta bene questa lettera? 2