40 La foresta Non lasciano più vivere. Dai comici son passato ai suggeritori. Vi par niente per un uomo dall’animo elevato, Ghennàdij Demjànic? Fare il suggeritore!... Sfortunato, (con vn sospiro). Tutti finiremo là, fratello. Fortunato. Avevamo soltanto una piccola strada per noi, Ghennàdij Demjànié, e anche questa ci contrastano. Sfortunato. Perchè è molto semplice; a fare il pagliaccio non ci vuol tanta furberia. Ma provati tra i tragici. Non c’è nessuno. Fortunato. Ma una buona scena gli istruiti non l’hanno, Ghennàdij Demjànic. Sfortunato. Ma no, che scena ! è loppa e niente più. Fortunato. Canutiglia. Sfortunato. Canutiglia, fratello. E come inscenano le produzioni, una vergogna pure nelle capitali ! L’ho veduto io stesso: il primo amoroso tenore, il comico tenore, il padre nobile tenore; (con voce di basso) manca la base nella produzione. Non ho voluto più guardare e sono andato via. E tu perchè porti il pizzo ? Fortunato. E che? Sfortunato. È brutto. Sei o non sei un russo? Cos’è questa porcheria? Non la posso soffrire. O taglialo via del tutto o cresciti la barba. Fortunato. Ho provato a crescere la barba, ma non riesce. Sfortunato. Com’è? Cosa mi vai contando? Fortunato. Invece dei peli, crescono delle penne, Ghennàdij Demjànic.