Attoterzo 53 Bulànov. Allora non gli date niente. Gurm. Non è possibile. Come potrei negargliela, -se è rispettoso e si comporta bene! E per di più, per la mia situazione qui, non posso diseredare un parente. E se venisse senza mezzi? Bisognerà mantenerlo. E forse anche vorrà installarsi da me. Non lo potrò mica cacciare. Bulànov. Ordinatemelo ed io lo caccio. Gurm. (spaventata). Ah, Dio ti guardi ! Sta attento! Ecco quello che ho visto in sogno: che lui era arrivato e che ti ammazzava con la sua pistola sotto i miei occhi. Bulànov. Mi ammazzava? È ancora da vedersi. È meglio, Raìssa Pàvlovna, che non ci pensiate più a lui, se no lo vedrete sempre in sogno. Gurm. È stato molto saggio fino adesso, per quindici anni non s’è fatto vedere. Vorrei proprio davvero che passassero così altri quindici anni. Bulànov. Allora, Raìssa Pàvlovna, dimenticatelo del tutto, è meglio, non ne parlate, se no ve lo attirate voi stessa, Gurm. Infatti, sarebbe un guaio se lo attirassi. {Entra Karp). Scena seconda Gurm^zskaia. Bulànov, Kàrp. Karp. Favorite a prendere il tè, signora, il samovar è pronto. Gurm. Andiamo, Alessio! KARP. Signora, questa notte è arrivato il signore.