68 La foresta mercanteggiare. Io per Paliònaja e per Pilaeva non prenderò meno di duemila, e soltanto per voi. Gurm. Come sarebbe a dire, non prenderai? Vomisbràtov. Così. Io li ho comprati da voi — allora vuol dire che li posso vendere per quanto mi piace. GURM. Ma se ti restituirò le due mila non mi rimarrà niente per Gorièlaja. Vosmibràtov. Questo è affare vostro. Gurm. No, no, non voglio. Vosmibràtov. Questo è affare vostro. Gurm. No, no, non voglio. Vosmibràtov. Se voi aveste fatto qualche cosa per noi, anche noi avremmo fatto per voi ; invece voi disprezzate la nostra origine e il nostro grado... Pietro. Papà! Vosmibràtov. T ammazzerò. GURM. No, no. Prendi i cinquecento rubli. Vosmibràtov. Se non è possibile, perchè parlare? Andiamo, Pietro. Gurm. Allora come faremo? Vosmibràtov. Lo può capire anche un bambino. Io ho comprato il vostro bosco, il denaro ve 1’ ho dato, voi mi avete data la ricevuta; vuol dire che il bosco è mio, e il denaro è vostro. Adesso vi saluto e via. Arrivederci ! (Se ne va; Pietro dietro di lui). Gurm. Ma che cosa c questo? Un saccheggio in pieno giorno. È una cosa sorprendente, non sono mai riuscita in vita mia nè a comprare nè a vendere senza essere ingannata. Si vede che è il mio destino. (5« ne va sulla terrazza. Entrano Sfortunato e Bulànov).