134 La foresta si annegano per la vita amara che conducono presso i loro parenti: la foresta, fratello. Gurm. (stringendosi nelle spalle). Commedianti. Sfortunato. Commedianti? No, siamo degli artisti, dei nobili artisti, e i commedianti siete voi. Noi se amiamo, amiamo davvero; se non vogliamo bene, letichiamo o ci picchiamo; se facciamo del bene, lo facciamo anche con l’ultimo soldo guadagnato col nostro lavoro. E voi? Voi parlate tutta la vita del bene della società, dell’amore per l’umanità. E che cosa avete fatto? A chi avete dato da mangiare? Chi avete consolato? Voi soddisfate soltanto voi stessi, vi divertite soltanto voi. Voi siete dei commedianti, dei buffoni, e non noi. Quando io ho del denaro, dò da mangiare a due, tre dei bricconi, come Arkaska, e mia zia si è infastidita di darmi a mangiare due giorni. La fanciulla corre ad annegarsi; chi la spinge nel l’acqua? La zia. Chi la salva? L’attore Sfortunato! Uomini, uomini! Falsa ipocrisia; razza di coccodrilli! Le vostre lacrime sono acqua ! I vostri cuori di bronzo! Baci sulle labbra, pugnali nel petto! I leoni e i leopardi nutrono i loro piccoli, i corvi hanno cura dei loro piccoli, ed ella, ella! — È questo l’amore per l’amore! Oh, se potessi essere una iena! Oh, se potessi scatenare contro questa razza infernale tutte le belve delle foreste! (1) (1) Dai «Masnadieri» di Schiller. Atto 1°, scena II. La traduzione russa non è fedele. Ho ritoccate solo le prime frasi: le altre no, perchè troppo libere. N. d. T.