Atto terzo 67 Pietro. È così. OURM. Ivan Petròvic, tu scherzi? Tre e non due. Vosmibràtov, (offeso). Che tre ! ma vi pare ? scusate ! OURM. Hai dimenticato forse? Per una parte mille cinquecento e per l’altra mille cinquecento. VosmibrAtov. Questo non può essere, non corrisponde ai calcoli. Gurm. A quali calcoli ? VOSMIBRÀTOV. E dove avrei gli occhi ! Chi comprerebbe un simile bosco per tremila rubli? Anche noi cerchiamo di fare in modo di non aver perdita. Gurm. Io avevo fiducia in te, ti lodavo a tutti, come un uomo buono, che ha famiglia... VOSMIBRÀTOV. Questo non c’ entra. Gurm. Se è così, io non acconsento. VOSMIBRÀTOV. Come volete. Arrivederci. Andiamo, Pietro ! Gurm. Io non acconsento a vendere i due boschi per questo prezzo. Cerca di ragionare un po’. Tu hai la ragione? VOSMIBRÀTOV. Come non averla? Noi non possiamo farne senza. Ma per vostra signoria davvero non occorre la ragione, potete campare anche senza, avete tutte le cose pronte per voi. Se non volete vendere, favorite il denaro in dietro; bisogna finire questo affare in qualche modo. GURM. Terrò mille cinqueceuto rubli per una parte, gli altri cinquecento te li puoi prendere. VOSMIBRÀTOV. No, vedo che sarebbe troppo lungo