26 CAPITOLO PRIMO. sma che < la strategia del mare deve concretarsi in pochi punti fortificati ed un nucleo di flotta che possa difendere questi punti. » Questo concetto tattico della difesa navale consiglia il Gavotti a dividere i 10 mila chilometri del nostro litorale in 100 zone di circoscrizioni navali, ed assegnare ad ognuna un numero sufficiente di monitors o corazzate minori, che oggi potrebbero essere barche torpediniere, capaci di lottare contro la flotta nemica. Ad ottenere un tanto scopo, le flottiglie, proporzionate agl’ interessi marittimi delle zone, potevano riunirsi in flotte territoriali destinate alla protezione speciale di 400 o 500 chilometri di costa, e divenire per tale concentrazione di navi (circa 50 monitors) una flotta stimata sufficiente a respingere gli attacchi nemici. Questo sistema difensivo-territoriale, nel quale 1’ autore ha piena fede, deriva dalla sfiducia nel sistema delle grandi flotte autocratiche od aristocratiche le quali, come egli dice, « non bastano a difendere 10 mila chilometri di costa, non potendo la flotta essere presente sempre nei punti minacciati. > Questa sfiducia però non è giustificata da nessuna dimostrazione di fatto, e la possibilità di difendere spiaggia spiaggia, colle navi, un tratto di 400 chilometri e fondare sulle forze mobili la difesa di tutte le coste, non può escludere la possibilità di difenderle con un sistema d’alto mare che avesse lo stesso raggio d’ azione, quando le condizioni militari e nautiche non possano influire sulla probabilità dell’ azione difensiva. Parmi quindi che nel sistema policentrico-regionale del Gavotti la questione della possibilità della difesa siasi ridotta ad un inesatto calcolo di probabilità difensive, il quale lo condusse alla creazione delle flotte minute che rappresentano per lui un maggior grado di capacità difensiva. Esaminai alquanto minutamente questo progetto difensivo; poiché quanto dissi può in generale applicarsi ai sistemi policentrici con flotte minute propugnati per varie specialità di navi dal Parodi, dal Brassey, dall’ Iiay, dal Ilussel ed oggi più che mai trionfanti per la nuova introduzione delle barche torpediniere. L’ evoluzione successiva delle idee ci conduce quindi da un sistema interamente difensivo costiero ad un altro che ho de-