CONCLUSIONE. 213 Questi due fattori della potenza nazionale non erano mai stati paragonati fra loro. Nessuna correlazione od affinità era mai stata supposta, ed erano stimati elementi dissimili, insuscettibili di essere sottoposti ad una critica militare in base agli stessi principii. Questa incompatibilità di caratteri fra le forze di mare e di terra doveva essere fortemente impugnata, poiché, senza parerlo, era la forza latente che alimentava la sfiducia e la malevolenza. Dimostrare l’omogeneità relativa delle forze mobili e la loro simile capacità difensiva era questione per noi di vita o di morte. In Italia, ove il senso marinaresco non esiste ; ove si snocciolano con pettoruta autorità le più grosse corbellerie, importandole anche dall’ estero se occorre ; ove pare che sia Marte e non Nettuno l’equoreo nume ; ove le grandi questioni militari si impiccioliscono negli strettoi della politica; era necessario che si tentasse di porre in chiaro una verità che, quan-* tunque ancora bambina, non cessa però dall’essere evidente come la luce del sole. Per dimostrare queste verità troppo semplici e vere bisognava prendere la solita strada, e provare che nei limiti stessi di tempo, di luogo e di operazioni anche le navi possono come i battaglioni essere un sicuro elemento di difesa. È quello che ho procurato di fare svolgendo i criterii sulla capacità difensiva della flotta, sconfessando le vecchie utopie, nate e cresciute nel periodo navale precedente, e che quindi non avevano ragione di sopravvivergli. La trasformazione del materiale, le esperienze della guerra d’America, l’ordinamento della Russia, l’inazione della flotta francese nel Baltico, e molte altre cause, non consentirono a noi la via dritta, e dovemmo subire l’influenza delle perturbazioni, alle quali cominciamo a sottrarci. I caratteri delle flotte che avevano un compito difensivo-offensivo si determinarono lentamente, ed oggi ancora non possiamo dire che siano definitivamente stabiliti dall’opinione marittima. La natura di queste flotte essendo una funzione di molte variabili, ed alcune fra queste indeterminatissime, ne nasceva la fluttuazione dei criterii e dei sistemi. Vedemmo come precipui fra questi sistemi fossero quelli che io classificai, in base alla natura delle navi e dei loro teatri di operazione. Ai tre sistemi, policentrico, unicentrico