10 CAPITOLO PRIMO. difensiva, e combatte l’asserzione di coloro che vedono nell’Appennino la chiave di volta della nostra sicurezza, la quale per lui invece è nelle « Alpi, e specialmente in quel periodo fugace, ma imprescindibile, durante il quale le colonne invadenti, superato il massiccio alpino e sforzati gli sbocchi delle valli, tendono per imperiosa necessità a riunirsi. » Nella eventualità di rovesci, egli vorrebbe che fosse creata una grande piazza-posizione, Piacenza-Bobbio-Stradella, nella quale 1’ esercito, ancora forte, benché già vinto in una o due grandi battaglie, trovasse un sicuro e pronto l’icovero, d’onde, riordinato e validamente appoggiato alla piazza, potesse tentare 1’ offensiva, manovrando sulle due sponde del Po, costringendo così il nemico a restargli di fronte e mettendo indirettamente al sicuro l’Appennino, a proteggere il quale dagli attacchi staccati basterebbero poche truppe e la fortezza naturale dei luoghi. In tutto questo riassunto non è considerata che 1’ offensiva terrestre, ma se essa è pel Ricci di gran lunga la più importante, non è la sola però; onde egli, tenuto conto della possibilità di un’ azione marittima, divide in due parti il problema, e considera tre zone speciali di difesa, cioè la zona al nord del-l’Appennino, la zona centrale coi bacini dell’Arno e del Tevere, e la zona meridionale che comprende il restante della penisola. Egli conchiude così : < Alla fiotta le isole e le coste del teatro d’operazione meridionale coll’ appoggio fisso di quelle milizie provinciali, e V eventuale di una parte dell’ esercito di prima linea ; a questo i teatri di guerra nordico e centrale coll’ appoggio fisso delle loro milizie provinciali e V eventuale della flotta. » Avendo stabilito così nettamente le due forme spiccate della nostra difesa, il Ricci non ha poi tratte tutte ed intere le conseguenze che derivano da quel doppio carattere offensivo che egli pel primo aveva introdotto nel problema della nostra difesa. A parer mio, questa non integrità della soluzione che egli propone è dovuta a due cause: ls ad un apprezzamento inesatto dell’offensiva marittima; 2* alla subordinazione del problema generale a quello speciale della difesa territoriale della frontiera nord-ovest; talché l’importanza che egli si sforzava di concentrare in Piacenza e Stradella, al quale sistema difensivo si era