8 CAPITOLO PRIMO. forte dell’opinione del generale Fanti, nel possesso dei due versanti, nell’impossibilità di essere girato per mate, nell’essere protetto agli estremi dalle piazze di Spezia e Bologna, nell’avere il nemico di fronte, ed alle spalle l’intera penisola da difendere. Posto in questi termini il problema, non vi è dubbio che la soluzione proposta può essere considerata fra le migliori, ed è per certo una di quelle, nelle quali finì per risolversi il secondo periodo della nostra difesa. Ma i limiti che 1’ Araldi ha posti al problema sono forse quelli, nei quali vedremo circoscritta l’offensiva nemica ? Io non entro a discutere gli argomenti tattici e strategici addotti dall’ autore in favore di Bologna e dell’ Appennino ; ma debbo prendere ad esame l’ipotesi che il Medi-terraneo e l’Adriatico mettono al sicuro l’Appennino da ogni movimento girante, perchè, accettata senza restrizioni, potrebbe condurci a pericolose evenienze. L’Araldi ha tanta fede in questa ipotesi, che su quella innalza tutto il suo sistema difensivo, concludendo « che sull’Appennino e nelle valli dell’ Arno e del Tevere, assicurati sui fianchi, la difesa italiana potrà essere assai più energica ed ostinata che nella valle del Po. » Che 1’ Appennino sia una valida difesa, anzi l’ostacolo più formidabile che debba superare il nemico per portarsi su Roma, non può venire in mente ad alcuno di negarlo ; ma il suo valore dipende anzitutto dall’ essere al sicuro dai movimenti giranti, ciò che possiamo ammettere nel caso di un’offensiva austriaca, ma che non possiamo, senza essere colpevoli, accettare nel caso dell’offensiva francese. Contro l’invasione austriaca, che non è la più minacciosa, il valore dell’ Appennino sta nel suo fronte verso il nord e nell’avere alle spalle l’intera penisola sicura dai movimenti giranti, tenuto conto del valore relativo delle flotte ed in ogni caso della scarsezza del materiale che l’Austria potrebbe impiegare in una operazione di sbarco. Nel caso invece dell’ offensiva francese, data la possibilità di grossi sbarchi, l’Appennino sarebbe facilmente girato, non coprirebbe la penisola e quindi sarebbero scalzate le basi assunte dall’Araldi a favore di quella linea difensiva. Non già che l’Appennino, nel caso dell’offesa marittima, perda della sua importanza ; chè anzi io credo ne acquisterebbe una grandissima,